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Razzismo: perquisiti componenti chat 'Seconda generazione Skinhead'

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Milano, 17 ott. (Adnkronos) - 'Seconda generazione Skinhead'. E' questo il nome del gruppo Whatsapp che univa i dieci ragazzi, due maggiorenni e otto minorenni, indagati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Una chat in cu...

Milano, 17 ott. (Adnkronos) – 'Seconda generazione Skinhead'. E' questo il nome del gruppo Whatsapp che univa i dieci ragazzi, due maggiorenni e otto minorenni, indagati per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Una chat in cui "vengono postati contenuti nazionalsocialisti, suprematisti, razzisti ed antisemiti e vi sono continui incitamenti alla discriminazione ed alla violenza per motivi razziali ed etnici, con esplicita istigazione al compimento di atti di violenza nei confronti di appartenenti a gruppi etnici solitamente osteggiati dall'ideologia nazionalsocialista" si legge nel decreto di perquisizione della procura di Milano.

Le perquisizioni, anche su delega della procura per i Minorenni, sono state eseguite dalla polizia, con l'ausilio delle Digos, a Torino, Roma, Firenze, Venezia, Novara, Ravenna, Biella.

L'attivitò di indagine della Digos di Milano nasce dall'arresto del 19 marzo scorso di un minorenne di origine ucraina arrestato per diverse aggressioni in metropolitana. Aggressioni in cui prima mostrava la svastica tatuata sul petto ed esaltava il regime fascista esclamando "i fascisti sono tornati". Le perquisizioni di oggi, si legge nel decreto, hanno lo scopo di accertare "le responsabilità e la rete relazionale degli indagati, altresì armi, materiale cartaceo di propaganda nazista, fascista o razzista, vessilli, simboli e altro materiale di interesse investigativo".