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Rave party in una spiaggia siciliana, irrompono i carabinieri e multano sette studenti universitari

I carabinieri al termine del blitz

Rave party in una spiaggia siciliana, irrompono i carabinieri e multano sette giovani individuati fra quelli che si erano dati alla fuga nei padiglioni

Un rave party in una spiaggia siciliana, irrompono i carabinieri e multano tutti. Festa in barba ai divieti nella zona dell’ex Arenella a Palermo, festa interrotta dai carabinieri che hanno bloccato il ritrovo di fronte alla ex discoteca Il Moro. Il party era stato organizzato per mezzo del solito tam tam di messaggistica sui social. Un tam tam che i militari del nucleo radiomobile e delle stazioni Palermo Resuttana Colli e Crispi hanno intercettato. Quando sul posto sono arrivare le pattuglie dell’Arma è scattato un vero fuggi fuggi. Al momento del blitz in spiaggia c’era non meno di un centinaio di ragazzi, molti dei quali hanno tentato di dileguarsi tra i padiglioni un tempo dell’ex stabilimento chimico. 

Rave party in spiaggia, sette studenti multati

Sette di loro sono stati individuati, identificati e sottoposti a controlli. Si tratta di studenti universitari sanzionati per complessivi 2.800 euro. I controlli sul territorio per far rispettare i divieti legati alla Pasqua hanno interessato anche altre zone del territorio di Palermo. Sono attivi posti di blocco su strade e presidi nelle aree verdi ad accesso interdetto. In tutto l’Arma dei Carabinieri prevede di impegnare 150 uomini al giorno da qui fino a Pasquetta, uomini della Benemerita in cui supporto sono stati dislocate anche unità dei Carabinieri Forestali

Posti di blocco, un drone e 150 uomini

Questi ultimi sono muniti di un drone per la vigilanza sulle aree verdi. In più, sono stati schierati anche equipaggi e uomini della Compagnia d’intervento operativo del 12° reggimento carabinieri “Sicilia”. Verranno tutti coadiuvati dagli agenti delle polizie municipali Comuni indicati come spot di presidio. Dopo lo scandalo dei numeri falsati e prescindendo dall’esito delle verifiche la Sicilia non può permettersi ora più che mai deroghe dalle norme e dal buon senso. Norme che almeno in ipotesi avrebbero dovuto trovare nella categoria degli studenti universitari una ricezione più convinta perché teoricamente più consapevole. Non è stato così.