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Una rapina finita male avrebbe posto fine alla vita di un uomo nel cuore de L’Aquila lo scorso 22 marzo. Le circostanze che hanno scatenato lo scontro mortale restano tuttavia da accertare. Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto per gestire la situazione in seguito alla segnalazione di ciò che stava avvenendo. La vittima sarebbe un uomo di 60 anni di origine sarda
Rapina finita male a L’Aquila: iniziate le indagini
Due individui sono stati fermati dalla polizia in relazione alla morte di un uomo sessantenne di origine sarda, il cui corpo è stato trovato senza vita venerdì 22 marzo in via Fortebraccio a L’Aquila, proprio nel giorno del suo compleanno. L’accusa è quella di omicidio preterintenzionale e rapina pluriaggravata nei confronti dei due individui rintracciati la mattina di sabato 23 marzo.
I due presunti omici sarebbero dei pregiudicati
Gli individui fermati sembrano avere precedenti per reati contro il patrimonio e reati legati agli stupefacenti. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, intorno alle 17 di sabato, in piazza Bariscianello, i due sospettati avrebbero incontrato la vittima e avrebbero poi camminato insieme con lui lungo via Fortebraccio. Durante il tragitto, una discussione sarebbe scoppiata tra di loro, culminando in un’aggressione che ha portato alla morte della vittima.
Le presunte dinamiche dell’omicidio
Pare che mentre uno dei sospettati prendeva un sasso, che tuttavia non è stato utilizzato, l’altro avrebbe colpito improvvisamente la vittima con un violento calcio al fianco sinistro e successivamente con un potentissimo pugno al volto, causandone la caduta e lasciando il sessantenne privo di sensi. Successivamente, sembra che abbiano controllato le sue tasche, probabilmente al fine di trovare qualche oggetto di valore.