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Un divo timido e imbarazzato
Raoul Bova, uno dei volti più noti del cinema italiano, si presenta come un uomo che, nonostante il successo, conserva un lato timido e impacciato. In una recente intervista, ha condiviso aneddoti che rivelano un lato inaspettato della sua personalità. Dalla sua esperienza nel provino per Tomb Raider, dove un’improvvisa ansia lo portò a dimenticare le battute, fino ai momenti di imbarazzo sul set con attrici del calibro di Monica Guerritore ed Eva Grimaldi, Bova si racconta con sincerità e umorismo.
Le gaffe e i momenti imbarazzanti
Il suo debutto in televisione avvenne nel programma Scommettiamo che?, dove la sua timidezza era palpabile. Michele Guardì, storico autore Rai, lo spronava a superare le sue insicurezze, ma Bova si sentiva sempre un po’ fuori posto. Ricorda con un sorriso le difficoltà nel girare scene di passione, come quelle in La Lupa, dove il regista, marito dell’attrice, lo incitava a essere più focoso.
“Ero un ghiacciolo”, ammette, rivelando quanto fosse difficile per lui esprimere emozioni in un contesto così intimo.
Incontri con le stelle
La sua carriera lo ha portato a incrociare le strade di molte celebrità internazionali. Tra i momenti più memorabili, il bacio con Madonna in uno spot pubblicitario, che lo ha lasciato atterrito. “Avevo il terrore di sbagliare”, confessa, rivelando che fu Lina Wertmüller a insegnargli le tecniche per le scene d’amore.
Anche l’incontro con Sylvester Stallone, suo vicino di casa a Los Angeles, è stato un momento significativo, con Stallone che si è dimostrato molto cordiale, a differenza di altri che fingevano di non conoscerlo.
Un percorso di crescita personale
Nonostante i momenti di difficoltà, come il periodo in cui ha lottato con il suo peso e il dolore per la perdita dei genitori, Bova ha trovato la forza di rialzarsi. Oggi, grazie a uno stile di vita sano e all’amore della sua compagna Rocio Munoz Morales, si sente in forma e pronto a nuove sfide.
“I miei 17 anni in più? A volte sono un vantaggio”, riflette, sottolineando come l’esperienza possa spingerlo a provare cose nuove. La sua storia è un esempio di resilienza e autenticità, un viaggio che continua a sorprendere e affascinare il pubblico.