Milano, 17 gen. (Adnkronos) – E' stato ascoltato, come persona informata sui fatti, il carabiniere che indossava la bodycam da cui provengono i filmati trasmessi ieri sera, giovedì 16 gennaio, dal programma tv 'Dritto e rovescio' sull'incidente di Ramy Elgaml, il diciannovenne morto durante l'inseguimento del 24 novembre scorso a Milano.
I pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini, titolari dell'indagine, hanno chiesto chiarimenti sulla consegna del contenuto della bodycam – regolarmente messa a disposizione del militare ai superiori – e sulla disponibilità (incerta) delle immagini nel fascicolo della procura, così come sono state richieste delucidazioni rispetto alla diffusione a una testata giornalistica. Si tratta di immagini in cui i carabinieri cercano di soccorrere la vittima e la cui eventuale mancanza nel fascicolo della procura sarebbe solo una dimenticanza.
In attesa della consegna della consulenza cinematica, prevista a inizio febbraio, e dei risultati del cellulare del testimone – costretto a cancellare un video su quanto accaduto tra via Quaranta e via Ripamonti – in procura si ribadisce che i militari coinvolti nell'inseguimento non hanno violato nessun regolamento, esistendo solo linee guida dettate dal codice di procedura penale per l'attività di polizia giudiziaria, e non un vero complesso di norme sulle procedure da seguire in caso di fughe sospette.