Proseguono gli episodi di disordine all’interno delle proteste scatenate dalla morte di Ramy Elgaml in un inseguimento con i Carabinieri a Milano mentre era passeggero dello scooter guidato dall’amico Fares. Dopo Roma e Bologna un episodio contro lo Stato si è verificato nel Mugello. In questo caso si è deciso di dare alle fiamme una caserma dei Carabinieri.
Attacco incendiario alla caserma di Borgo San Lorenzo
L’episodio si è verificato la scorsa notte, le telecamere inquadrano un ragazzo incappucciato che indossa vestiti neri. Si avvicina alla porta della caserma e getta uno straccio imbevuto di benzina. Le fiamme iniziano a propagarsi, gli agenti di stanza in caserma escono e chiamano i pompieri ma dell’attentatore già si sono perse le tracce.
Il risultato è l’incendio al portone che ha subito danni importanti. I vigili del fuoco riescono a spegnere l’incendio senza che questo possa intaccare altre aree delle caserma.
Gli inquirenti stanno seguendo tutte le piste, non si esclude che possa essersi trattato di un attacco nei confronti di agenti che vivono in caserma, anche se la pista più probabile è legata ad una protesta per quanto accaduto lo scorso novembre a Milano.
“Basta odio verso le forze dell’ordine”
Sull’episodio accaduto alla caserma nel Mugello è intervenuto il ministro degli esteri Tajani: “Basta alimentare odio nei confronti delle forze dell’ordine, meritano il nostro sostegno e la nostra gratitudine”.
Ha rincarato la dose anche il ministro dei trasporti Matteo Salvini ha lanciato un avvertimento: “A furia di soffiare sul fuoco e di insultare polizia e carabinieri, poi qualcuno il fuoco purtroppo lo appicca davvero“.
Il clima non è certamente dei più semplici e la situazione è lontana dall’attenuarsi. Nei prossimi giorni vi saranno nuovi cortei pro Ramy e pro Palestina, la speranza è che possano essere pacifici e non portare ad ulteriori episodi di disordine.