Inizia oggi 15 maggio 2018 il periodo del Ramadan, praticato dai musulmani.
Il Ramadan in base al calendario dell’Islam cade il nono mese e dura tra i 29 ed i 30 giorni a seconda del ciclo lunare. L’inizio del Ramadan corrisponde con l’Hilal (luna crescente), e ciò rende quindi semplice per i fedeli calcolare l’inizio di questo periodo anche se ogni anno tale data si sposta di undici giorni indietro rispetto all’anno precedente. Durante tutto questo periodo l’augurio che si scambiano i fedeli è Ramadan Mubarak o Ramadan Kareem.
Ramadan Kareem o Ramadan Mubarak
Secondo i cinque pilastri dell’Islam, durante il Ramadan i musulmani devono rispettare il digiuno (nella loro lingua Sawm) dall’alba al tramonto, per ricordare quando Maometto ha rivelato per la prima volta il Corano. Oltre ad acqua e cibo, i fedeli devono privarsi nell’arco della giornata anche di tutti i loro vizi, come il sesso o fumare le sigarette. Quest’anno il Ramadan inizia il 15 maggio e termina il 14 giugno 2018.
Oltre al digiuno, per tutto il Ramadan i musulmani, quando si incontrano, si scambiano un augurio.
L’augurio che di norma si rivolgono gli osservanti della religione islamica è Ramadan Mubarak, il cui significato tradotto in italiano è “Il Ramadan sia benedetto”. Tale espressione è presa dal libro del Corano, pronunciata direttamente dal profeta Maometto. In risposta a Ramadan Mubarak, il musulmano risponde come consuetudine “Allahu Akram”, il cui significato in italiano si può tradurre in “Allah è ancora più generoso” oppure “Anche Allah (Dio) è generoso”.
Nei Paesi arabi, al posto di Ramadan Mubarak si usa anche l’espressione Ramadan Kareem. In italiano il significato di Ramadan Kareem si può tradurre con “Il Ramadan sia generoso”. In realtà, i più osservanti spiegano che l’augurio Ramadan Kareem è concettualmente e lessicalmente non corretto. Per la religione islamica, infatti, solo Allah è “generoso”. Inoltre, essendo il Ramadan un mese questo non può essere ovviamente di per sé “generoso”.
Il significato di Ramadan
Il Ramadan, che può essere tradotto come “calore rovente” o “aridità” è uno dei Cinque Pilastri dell’Islam, ovvero gli obblighi fondamentali previsti dalla Sharia (legge religiosa) per ogni credente musulmano. Il digiuno quindi è un precetto (Fard) della religione islamica che deve essere osservato da tutti i musulmani adulti, eccetto gli anziani o i malati. Durante il Ramadan, anche le donne in gravidanza o con le mestruazioni possono astenersi dal praticare il digiuno.
I musulmani durante il Ramadan possono mangiare e bere prima dell’alba e dopo il tramonto. Tali pasti sono chiamati rispettivamente suhoor e iftar. Il profeta Maometto però ha ben specificato: “Coloro che non abbandonano ogni disonestà nelle parole e nelle azioni, sappiano che Allah l’Onnipotente e Meastoso non ha bisogno che essi si astengano da cibo e beveraggi”. Tale monito serve per far capire ai fedeli dell’Islam che non è sufficiente digiunare se nel periodo del Ramandan si compiono comportamenti peccaminosi e violenti.