La situazione in Medio Oriente non sembra ancora pronta a raffreddarsi, almeno questo è ciò che si intuisce dalle nuove dichiarazioni rilasciate da Ebrahim Raisi. Il presidente dell’Iran ha infatti ribadito, in occasione di un discorso televisivo, che non è intenzionato ad iniziare una guerra ma, al contempo, che risponderà con determinazione contro chiunque voglia intimidire lo stato.
Raisi dice no alle intimidazioni
Il recente discorso televisivo fatto da Ebrahim Raisi non sembra promettere bene per la distensione dei conflitti nella zona del Medio Oriente. I media di Stato hanno riportato parte delle dichiarazioni del presidente iraniano che ha rivelato di non voler iniziare in alcun modo una guerra ma ciò non vuol dire che il suo paese resterà a guardare in caso di intimidazioni.
Anzi, Raisi ha sottolineato che l’Iran risponderà con forza a qualsiasi tipo di maltrattamento. Un discorso che non sorprende soprattutto se si considerano le parole, condivise qualche giorno fa, dall’ambasciatore alle Nazioni Unite Saeed Iravani in relazione alla risposta che Joe Biden aveva dato in merito all’attacco della base in Giordania che ha causato la morte di tre soldati americani.
Anche in questo caso Iravani si è limitato a dire che l’Iran è pronto a rispondere con forza a qualsiasi attacco, anche se il paese si è sempre dichiarato estraneo a ciò che è avvenuto in Giordania.
Minaccia verso gli USA?
A questo punto viene da chiedersi se anche le parole di Raisi siano dirette proprio agli Stati Uniti o se il suo discorso fosse più generale. Dopotutto bisogna ricordare che l’Iran ha avuto dei problemi recenti anche con il Pakistan, quindi non è da escludere che il presidente volesse prendere di mira anche loro.