Nel corso della notte fra il 18 e il 19 dicembre, sono andati in scena diversi attacchi nello Yemen, sia nella capitale, Sanaa, che nella zona di Hodeida, da parte dell’esercito di Israele. Secondo quanto si apprende, precedentemente gli Houthi avevano lanciato un missile, subito intercettato, proprio verso Israele, con Tel Aviv che non ha fatto attendere la propria cruenta risposta.
Yemen, attacchi da Israele: potenti raid su basi militari Houthi
Nella notte, l’attacco Houthi aveva fatto scattare le sirene d’allarme nell’area centrale di Israele, costringendo milioni di persone a riparare nei rifugi. L’Idf non ci sta e risponde immediatamente, con pesanti raid nell’area dello Yemen, colpendo strutture nella città di Sanaa e di Hodeida. “Chiunque alzerà la mano su Israele se la vedrà tagliare, chiunque colpirà sarà colpito sette volte più forte” – con queste parole ha accompagnato l’attacco, il ministro della Difesa israeliano Katz.
La risposta degli Houthi: sostegno a Gaza
Dall’altra parte, Gli Houthi portano avanti le proprie ragioni: “Le nostre operazioni militari a sostegno di Gaza continueranno e risponderemo all’escalation con l’escalation finchè i crimini di sterminio di massa a Gaza non cesseranno e sarà consentita la possibilita’ di portare cibo, medicine e carburante nella Striscia“.