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Il ragno violino è un insetto di dimensioni ridotte, inferiore ad un centimetro: appare un ragno comune, in realtà il Loxosceles rufescens può diventare mortale e diventa essenziale riconoscerlo.
Ecco dove si nasconde.
Come riconoscere il ragno violino e dove vive
Il tipico ragno violino è giallo-marrone, con lunghe zampe. Le sue dimensioni variano tra i 7 mm e i 9 mm, le femmine sono generalmente più grandi dei maschi. Un dettaglio rilevante è la presenza di sole tre paia di occhi (una centrale e due laterali), quando nella maggior parte dei ragni gli occhi sono otto.
In Italia, generalmente vive in ambienti chiusi durante la stagione invernale, ma in estate è possibile trovarlo anche all’aperto.
Nelle regioni più a nord lo si trova soprattutto dentro le case, mentre al sud lo si può trovare facilmente anche anche in natura.
Di giorno, tende a rimanere all’interno di cavità e fessure, dietro mobili o battiscopa. Tende a nascondersi anche nella biancheria, tra le pieghe delle tende o addirittura nelle scarpe. Di notte, i suoi movimenti diventano più frequenti.
I sintomi dopo un morso del ragno violino
Il ragno violino non attacca l’uomo, morde soltanto se messo alle strette e non ha altro modo per difendersi o se non ha vie di fuga.
Una puntura del ragno violino inizialmente può non presentare sintomi per diverse ore. Poi, si manifesta rossore con prurito e sensazione di formicolio. Talvolta, dopo circa 48-72 ore, la ferita può infettarsi e ulcerarsi. Dunque, nel giro di 2-3 giorni la situazione può peggiorare radicalmente con la formazione di ulcere sulla ferita nella quale possono proliferare batteri anaerobi.
Il soggetto morso può avere febbre e rash cutaneo, con un decorso che in teoria può portare danni ai muscoli, lesioni a reni ed emorragie.
In casi più gravi, inoltre, può essere necessario un trattamento in camera iperbarica.
Cosa fare in caso di puntura del ragno violino
Non esistono antidoti specifici al veleno del ragno violino. In caso di puntura di ragno bisogna effettuare un lavaggio della ferita con acqua e sapone.
È importante osservare se la ferita tende ad arrossarsi con una parte centrale più scura, in questo caso è consigliato recarsi al pronto soccorso.
Il Policlinico Gemelli di Roma ricorda che nei rari casi in cui si manifestano lesioni significative (necrosi) il trattamento è supportivo e sintomatico e farmacologico (antibiotici, cortisonici). In altri rari casi può essere necessaria la toilette chirurgica della lesione.
Va ricordato, infine, che non è detto che ad ogni morso corrisponda una iniezione di veleno: questo avviene circa nel 40 per cento dei casi.