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Una giornata di svago si è trasformata in tragedia per tre giovani, che sono stati travolti dal fiume Natisone a Premariacco in Friuli-Venezia Giulia.
Ragazzi travolti dal fiume Natisone
Secondo le prime ricostruzioni i tre ragazzi avevano raggiunto a piedi il corso d’acqua intorno alle 13:20 e appena quindici minuti dopo è stato lanciato l’allarme. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi ed i Vigili del fuoco, ma per i giovani non c’è stato nulla da fare. Risultano attualmente dispersi, travolti dalla piena del fiume, che ha raggiunto in breve tempo una portata di 250 metri cubi al secondo.
Le parole del sindaco
Sul caso è intervenuto il primo cittadino di Premariacco, Michele De Sabata, intervistato dal Quotidiano Nazionale. “Sembra che i ragazzi siano stati traditi dalla scarsa conoscenza del fiume” ha spiegato il sindaco, cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente. “Le piene del Natisone si ripetono cinque volte all’anno. È logico che quando piove al nord, l’invaso si riempie rapidamente. Per 360 giorni all’anno, il fiume è balneabile, lo so bene, vivo qui.
Il problema è che quei ragazzi non sapevano nulla di questo”.
“Una delle ragazze non sapeva nuotare”
“L’acqua era alta meno di un metro, circa 50 centimetri” ha affermato il primo cittadino, aggiungendo “I ragazzi hanno deciso di non attraversarla, si sono spaventati e hanno atteso i soccorsi”. Michele De Sabata ha quindi evidenziato che “Una delle ragazze, a quanto pare, non sapeva nuotare. Erano a soli 10 metri dalla riva, su un isolotto, poiché il fiume scorreva anche alla destra della lingua di terra.
Si sono abbracciati e hanno cercato di resistere alla corrente”.