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Quindici ciliegie del Giappone sono state battute all'asta per 3.200 euro

Confezione di ciliegie di Aomori come cioccolatini pregiati

Giappone, 15 ciliegie battute all'asta per 3.200 euro. Ecco perché valgono così tanto.

Quindici ciliegie di Aomori sono state battute all’asta per 3.200 euro. Non si tratta dell’ultima collezione aggiudicata col martelletto da Christie’s. Sono vere e proprie ciliegie da mangiare, di qualità pregiata, assegnate in Giappone durante la prima asta della stagione cerasicola. Ben 212 euro a ciliegia. Quando si dice: una tira l’altra. Ecco, non è questo il caso, perché a quella cifra dispiace pure mangiarle.

Giappone, 15 ciliegie battute all’asta per 3.200 euro

Ordinate in una confezione elegante e minimalista. Le 15 ciliegie aggiudicate per 500mila yen sono di qualità pregiata ma fanno parte di una specie dai significati simbolici che vanno ben oltre il valore commerciale e di mercato.

Provengono dalla prefettura settentrionale di Aomori, in Giappone, e simboleggiano il buon auspicio per gli agricoltori e cerasicoltori locali.

L’asta se l’è aggiudicata il titolare di un negozio di dolciumi locali a cui non interessa il ritorno economico, ma il pregio di poterle usare come “ciliegina sulla torta”.. quindi per decorare le sue torte che costano appena dai 10 ai 50 euro.

Cosa sono i “battiti del cuore di Aomori”

Queste ciliegie sono di alta qualità “Juno heart”, si presentano con dimensioni più grandi del solito, e devono rientrare in uno standard di misura e di qualità imposto dalla legge, ossia 2,8 centimetri di diametro e contenuto di zucchero pari a 20 gradi.

Le chiamano “Aomori Heartbeat“, ossia i “Battiti del cuore di Aomori“, e vengono scambiate come regalo di lusso, soprattutto per via delle fattezze che richiamano la forma del cuore, e per il sapore intenso.

Sono ciliegie per un regalo speciale, magari una dichiarazione d’amore.

Quest’anno l’asta pubblica si è tenuta al mercato dell’ingrosso municipale. L’anno scorso una sola ciliegia di questa filiera rara e biologica valeva 255 euro, contro le 213 di quest’anno.

La prima spedizione di ciliegie, composte in 15 di numero, come in una scatola di cioccolatini pregiati, risale a quattro anni fa. Da quell’epoca la produzione è in costante aumento, con il conseguente calo del prezzo.