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Quattro persone arrestate a Monza per aver occupato la casa di un disabile e avergli rubato la pensione

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Quattro persone hanno occupato con la forza l'appartamento di un disabile a Monza, trasformandolo in un centro di spaccio. Inoltre lo hanno derubato della pensione. Sono state arrestate.

Ennesimo caso di violenza verso un disabile. A Monza, quattro persone – tre uomini e una donna – hanno occupato con la forza l’appartamento di un giovane, derubandolo della pensione e usando la casa come centro di spaccio. Gli stranieri sono stati arrestati e ora dovranno rispondere di accuse gravissime.

Occupano la casa di un disabile a Monza

Un giovane disabile di Monza è stato protagonista di una brutta disavventura. Quattro individui hanno infatti occupato con la forza la sua abitazione, utilizzandola per nascondere la droga che consumavano e anche per venderla.

Inoltre lo hanno derubato della pensione. Si tratta di quattro stranieri che durante la loro permanenza, lo avrebbero spinto a drogarsi, diminuendo quindi le capacità di ribellarsi e alimentando la dipendenza da cui cercava di guarire.

L’arresto degli stranieri che hanno occupato la casa del disabile a Monza

La polizia è intervenuta il 10 luglio scorso, intorno alla mezzanotte. È stata proprio la vittima a chiamare le forze dell’ordine, dopo aver subito a lungo le angherie del gruppo senza riuscire a reagire.

In seguito alla chiamata in cui ha spiegato cosa stava accadendo, gli agenti hanno concordato con lui la modalità per entrare in azione.

Hanno quindi fatto irruzione nell’abitazione ma uno dei quattro stranieri ha reagito in modo aggressivo, mentre un altro tentava di liberarsi delle sostanze stupefacenti.

Durante la perquisizione è stato rinvenuto il materiale per il confezionamento della droga, in effetti i quattro hanno precedenti per spaccio e reati contro la persona.

Stando alla ricostruzione, i malviventi avrebbero prima venduto sostanze al giovane e poi, in virtù dei debiti irrisolti, si sarebbero impadroniti di tutto quello che aveva. Adesso sono in carcere sotto accusa per minacce e furto verso il soggetto vulnerabile.