Roma, 29 gen.
(askanews) – “Una politica disumanizzata, Mussolini fece tantissimo per il cinema, per la cultura, per l’immagine dell’Italia. Ma non parliamo di quello che ha fatto la Democrazia Cristiana. Io non sono mai stata di quel partito, però devo ammettere che hanno fatto delle cose straordinarie, era aiutato in tutti i modi il cinema”. Così Sandra Milo – scomparsa oggi all’età di 90 anni – commentava la situazione del cinema e della cultura in Italia nell’ottobre 2018, in occasione del premio alla Carriera Penisola Sorrentina al Teatro Eliseo a Roma.
La diva italiana musa di Federico Fellini, al secolo Salvatrice Elena Greco, al tempo aveva 85 anni, e di registi e governi ne aveva conosciuti tantissimi. “Credo che nel mondo artistico anche uno come Federico Fellini oggi avrebbe avuto difficoltà, perché il grande cinema costa. Adesso nessuno se ne preoccupa, non so perché”.
Sandra Milo disse allora: “A poco a poco i governi si sono allontanati dalla cultura, che è una cosa sbagliatissima, perché la cultura fa bene alla gente, la gente ne ha bisogno, per essere migliore, per trovare dei valori”.