Christine Lagarde, Presidente della BCE, rivolta al Parlamento europeo ha confermato la necessità di un mercato unico dei capitali per raggiungere gli obiettivi primari dell’Unione Europea che deve unirsi e accrescere la propria competitività; e saranno inevitabili anche sforzi rilevanti per irrobustire la resilienza economica e ridurre progressivamente l’inquinamento ambientale; e saranno ovviamente necessari investimenti importanti nei prossimi anni, di matrice sia privata che pubblica. I progressi ottenuti aiuteranno senz’altro la BCE a mantenere la stabilità dei prezzi. Lagarde chiarisce inoltre che la BCE prevede una crescita economica graduale nei prossimi anni: 0,8% quest’anno; 1,3% nel 2025 e 1,5% nel 2026. Mercato del lavoro perseverante e dinamico con un tasso di disoccupazione al 6,5%. Dopo i recenti ribassi dei tassi di interesse la Banca Centrale Europea seguirà un metodo subordinato ai dati per calcolare il livello opportuno della restrizione: focus sulle previsioni e dinamiche dell’inflazione e sulla capacità di trasmissione della politica monetaria. Non c’è quindi un tracciato predefinito di taglio dei tassi di interesse: sulla base dei dati economici aggregati la BCE valuterà se e come intervenire per garantire che l’inflazione torni al 2% rapidamente tenendo conto dei recenti sviluppi nella prossima riunione del 17 Ottobre. Uno dei primi effetti del calo dei tassi di interesse è rappresentato dalla riduzione dei costi per finanziamenti e mutui. Ad agosto il tasso medio su un mutuo a tasso variabile si posizionava intorno al 4,60% (-0,25% rispetto a luglio), mentre il fisso si assestava al 3.20%. Per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile si tratta di un risparmio importante, soprattutto per chi ha sottoscritto il contratto poco tempo fa con una rata che inizialmente è composta soprattutto da interessi e per una quota di minoranza da capitale. La durata media di un mutuo si assesta intorno ai 24 anni in lieve crescita rispetto allo scorso anno. Ad oggi purtroppo la crescita in Europa è troppo bassa rispetto ad Usa e Cina perchè derivata fondamentalmente da export e consumi pubblici. Preoccupa il resto, con una domanda interna fiacca dove le aziende non investono e il settore immobiliare è in crisi. Tiene il settore dei servizi mentre si conferma debole l’attività del manifatturiero. Nel tempo grazie all’aumento dei redditi cresceranno i consumi delle famiglie rafforzando così la ripresa. L’unione del mercato dei capitali ha un ruolo strategico in un momento in cui occorre finanziare il cambiamento nei settori tech e green. Come: secondo Lagarde indirizzando il risparmio privato verso investimenti mirati , programmando la regolamentazione e vigilanza unica, rafforzando e decarbonizzando così l’economia.