Psichiatra, 'in occidente vacanze attenuano paura guerra, sono anestetico'

Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) - I venti di guerra in Medio Oriente, le notizie drammatiche dei bombardamenti e del rischio di escalation, "in questo momento, alle nostre latitudini, sono attenuate dalle vacanze che diluiscono anche il senso di paura. C'è meno panico. Nulla di nuo...

Roma, 29 lug.

(Adnkronos Salute) – I venti di guerra in Medio Oriente, le notizie drammatiche dei bombardamenti e del rischio di escalation, "in questo momento, alle nostre latitudini, sono attenuate dalle vacanze che diluiscono anche il senso di paura. C'è meno panico. Nulla di nuovo, è noto che a livello psicologico sono un anestetico, un diversivo. E' come una versione moderna del 'panem et circenses' romano, se gli antichi si distraevano, o venivano distratti, con i giochi nelle arene noi ci distraiamo così".

A dirlo, all'Adnkronos Salute, lo psichiatra Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf).

Il prevalere dell'indifferenza, sottolinea Mencacci, è sicuramente un elemento negativo. "L'indifferenza – continua – è stata definita anche cancro dell'anima e può essere favorita dalla continua condizione di minacce, allarmi – come alle Olimpiadi in questi giorni – guerre vicine e vicinissime. Il sentimento di indifferenza però, più propriamente, interviene quando si perde fondamentalmente il sentimento di vicinanza con gli altri.

E le vacanze, in realtà, fanno in parte perdere il sentimento di vicinanza con i colleghi, con una parte di famiglia. E ancor di più accade per le situazioni lontane".

L'esperienza ci dice che "l'attenzione e il senso di allarme, nei periodi estivi, si attivano per i fatti che riguardano più le persone, la cronaca, i delitti". Non a caso sono molto più difficili "dimostrazioni e contestazioni pubbliche. Tutto è molto più sottotono – conclude – nonostante la gravità dei fatti sia evidente.

Ma è come se li sentissimo lontani".