Roma, 29 feb. (Adnkronos) – Al fianco del premier spagnolo Pedro Sanchez, del cancelliere tedesco Olaf Scholz e degli altri leader socialisti europei, Elly Schlein sabato lancerà la campagna per le europee. L'appuntamento è alla Nuvola a Roma per il congresso elettorale del Pse, in cui si ratificherà la nomina del commissario Ue al lavoro, Nicolas Schimt, come spitzenkandidat (candidato alla presidenza della Commissione europea) dei socialisti e l'adozione del manifesto del programma per le europee con il lavoro, la transizione green, i diritti al centro. E Schlein ci arriva sull'onda dalla vittoria in Sardegna e la sfida dell'Abruzzo alle porte. "Le elezioni sarde non sono mai state così importanti per il Pse", dice il segretario generale Giacomo Filibeck oggi al Nazareno con Schlein e il segretario del Psi, Enzo Maraio, per presentare il congresso di Roma. "Rivolgo i miei complimenti da parte di tutto il Pse alla presidente Todde, ma soprattutto a Schlein e al Pd, che ha perseguito una strada che non era la più semplice".
La scelte di tenere a Roma il congresso mette il Pd, nell'Italia governata dalla destra di Giorgia Meloni, al centro della battaglia contro i sovranisti. "Il Pse è l'unico argine per l'avanzata delle destre e per evitare che l'Europa si chiuda e guardi all'indietro. E il riscatto parte da qui", sottolinea la segretaria. Rimarca Filibeck: "Tutto il Pse è convinto che il Pd e la leadership di Elly Schlein possa rappresentare il motore dell'alternativa al governo di destra che attualmente governa in Italia. In Europa non possiamo permetterci passi indietro".
Quelli che la destra di Meloni sta facendo fare al Paese, incalza Schlein: "Siamo onorati di poter ospitare, insieme al Psi, il congresso del Pse qui a Roma. Altri hanno portato in Italia euroscettici, nemici dell'interesse italiano, amici di Putin, nazionalisti di estrema destra. Noi i leader che si sono battuti per il Next Generation Ue. C'è una bella differenza. Noi ci stiamo battendo per tirare fuori l'Italia dall'isolamento in cui la sta cacciando Meloni con la sua sudditanza verso gli alleati nazionalisti".
Il programma del congresso si articolerà tra domani e sabato. Domani mattina ci sarà un omaggio a Giacomo Matteotti in occasione del centenario del suo assassinio, al Lungotevere Arnaldo Da Brescia. A seguire la visita dei Socialisti e Democratici al Circolo Zalib a Trastevere. In serata la cena dei leader Pse alla Sala della Protomoteca in Campidoglio. Oltre a diversi altri incontri, da quello dei Giovani socialisti europei alle donne. Quindi il congresso sabato, dalle 9 e 30 alle Nuvola, con la ratifica del candidato, l'approvazione del manifesto e i discorsi dei leader con l'apertura del dibattito sui temi della campagna elettorale. Sono registrate più di 1.000 persone, con 500 delegati da tutta Europa, 150 giovani del partito e 200 giornalisti tra nazionali e internazionali.
Il candidato sarà Schmit a cui, dice Schlein, "dobbiamo alcune battaglie di questi anni fondamentali, a partire da quella sui salari, sul salario minimo, sulla proposta di abolizione degli stage gratuiti e per i diritti dei lavoratori delle piattaforme digitali che sono 30 milioni in Europa per portare le radici delle lotte socialiste verso il futuro". E se si verificherà la possibilità di un bis di Ursula Von der Leyn che farà il Pd? "Noi siamo qui per vincere le europee come Pse, non c'è da dar nessun esito per scontato, sbaglia clamorosamente chi lo fa – e in questi giorni lo abbiamo dimostrato – e non c'è da dare per scontato l'atteggiamento che avrà il Pd e credo il gruppo Sd".
Filibeck precisa che il Pse non sosterrà mai un presidente della commissione che abbia l'appoggio dei Conservatori di Meloni e del gruppo Identità e Democrazia di Matteo Salvini. Ma il Ppe? "Ci preoccupa una tendenza, quella alla normalizzazione dell'estrema destra. I Popolari intendono tradire la loro tradizione e cultura politica scivolando sempre di più verso il richiamo dei nazionalisti? E' chiaro a tutti che c'è qualcuno che sta aprendo le porte della propria famiglia politica a Orban e al razzista, omofobo Zemmour", sottolinea Schlein alludendo a Meloni. "Dov'è il limite che il Ppe intende mettere a questa deriva che nega le ragioni stesse per cui abbiamo fatto l'Europa? Noi abbiamo le idee molto chiare".