Sono andate avanti le proteste in Bangladesh, una scia di sangue che ha lasciato dietro di sé numerose vittime.
Secondo gli aggiornamenti risalenti allo scorso 5 agosto, il bilancio dei morti in seguito ai violenti disordini scoppiati dopo la destituzione della premier Sheikh Hasina, è salito a 109. Lo hanno confermato fonti della polizia e medici, aggiornando così il precedente conteggio di 56 morti.
Proteste in Bangladesh: le vittime aumentano
I disordini di martedì 5 agosto sono stati i più letali dall’inizio delle proteste a luglio contro le nuove quote di assunzione nel settore pubblico imposte dal governo.
Il numero totale delle vittime è ora salito a 409, secondo un bilancio fornito da fonti della polizia, ufficiali e ospedaliere riportato dall’Afp.
L’ex premier fugge in elicottero
Sotto la crescente pressione delle manifestazioni studentesche, la premier del Bangladesh, Sheikh Hasina, si è dimessa e ha lasciato il paese in elicottero, atterrando ad Agartala, una città del nordest dell’India. Fonti di intelligence hanno riferito che l’India ha offerto all’ex premier “un passaggio sicuro”.
Annunciato un governo ad interim
Il capo dell’esercito, Waker-Uz-Zaman, ha annunciato la formazione di un governo ad interim in un discorso trasmesso dalla televisione di Stato. Il generale ha precisato di aver discusso la questione con il presidente Mohammad Shahabuddin e di aver già avviato contatti con i principali partiti di opposizione e membri della società civile, ma ha sottolineato di non aver ancora parlato con la Lega Awami, il partito della premier.