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Un’azione contro l’abbattimento selettivo
Oggi, a Pescara, si è svolta una manifestazione organizzata da associazioni ambientaliste e animaliste, insieme a rappresentanti dei partiti d’opposizione, per protestare contro la controversa delibera della Giunta Marsilio. Questa delibera prevede l’abbattimento selettivo di 469 cervi, una misura che ha suscitato forti polemiche e preoccupazioni tra i cittadini e gli attivisti. La questione è diventata ancora più urgente in vista della sentenza del Consiglio di Stato, prevista per giovedì prossimo, riguardo al ricorso presentato da diverse associazioni, tra cui la Lega in Difesa degli Animali.
Le motivazioni della protesta
Secondo Michele Pezzone, avvocato della Lega in Difesa degli Animali, il dibattito non si concentra solo sui danni che i cervi potrebbero causare all’agricoltura, ma anche sulla necessità di rivedere le motivazioni fornite dai giudici del Tar, che hanno avallato la decisione della Giunta. La sicurezza degli esseri umani è stata citata come una delle ragioni principali per giustificare l’abbattimento, ma i dati ufficiali indicano che l’incidenza di incidenti stradali causati dai cervi è solo dello 0,2%. Questo solleva interrogativi sulla reale necessità di un intervento così drastico.
Il sostegno della comunità e dei politici
La manifestazione ha visto la partecipazione di attivisti provenienti da diverse regioni italiane, tra cui Trentino, Umbria e Toscana, dimostrando che la questione dell’abbattimento dei cervi ha un impatto che va oltre i confini regionali. Anche alcuni rappresentanti politici, come Erika Alessandrini del M5S, hanno espresso il loro dissenso. Alessandrini ha sottolineato che i risarcimenti per i danni causati dai cervi all’agricoltura ammontano a meno di 26 mila euro, un importo che non giustificherebbe una simile azione di abbattimento.
Una petizione con un forte sostegno
In aggiunta alle manifestazioni, è stata lanciata una petizione contro il provvedimento, che ha già raccolto oltre 130 mila firme. Antonio Blasioli, vicepresidente del Consiglio Regionale, ha evidenziato come la petizione sia stata promossa da tutti i partiti di minoranza, con Alessio Monaco di Avs come primo firmatario. La comunità attende ora con trepidazione la decisione del Consiglio di Stato, mentre le critiche alla Giunta Marsilio continuano a crescere, con molti che vedono in questa delibera un favore alla lobby della caccia in Abruzzo.