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Il contesto della protesta
Ieri sera, la città di Udine è stata teatro di una manifestazione accesa, organizzata dal movimento Insieme liberi, in risposta alle normative europee che vietano la proiezione di documentari considerati di propaganda russa. I manifestanti hanno dato fuoco a fogli di carta che riportavano tali normative, esprimendo così il loro dissenso e la loro richiesta di libertà di espressione. La manifestazione si è svolta in via Val d’Arzino, nelle vicinanze del parco Ardito Desio, attirando l’attenzione di numerosi passanti e dei media locali.
Le normative europee e il divieto di proiezione
Il divieto di proiezione dei documentari russi, in particolare dei film “Maidan – la strada verso la guerra” e “I bambini del Donbass”, è stato imposto dall’Unione Europea come parte delle misure per contrastare la disinformazione e la propaganda russa. Questi documentari, presentati dall’emittente Russia Today, sono stati considerati inadeguati e potenzialmente fuorvianti. La Questura di Udine, informata delle intenzioni degli organizzatori, ha emesso una prescrizione per garantire che la manifestazione si svolgesse senza la proiezione di tali filmati.
La risposta delle autorità e la sicurezza pubblica
In risposta alla manifestazione, il questore Domenico Farinacci ha predisposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica, coinvolgendo personale della polizia, dell’Arma dei carabinieri e della polizia locale. Grazie a questo dispositivo di sicurezza, è stato possibile evitare la proiezione dei documentari e mantenere l’ordine pubblico durante l’evento. La Questura ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle normative vigenti, pur riconoscendo il diritto di manifestare e di esprimere le proprie opinioni.