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Il rinvio del divieto e la mobilitazione dei motociclisti
Il divieto per le moto euro 0, 1 e 2 a Milano, inizialmente previsto, è stato rinviato a ottobre 2025. Tuttavia, la protesta dei motociclisti non si ferma. In appena 72 ore, sono state raccolte oltre 2000 firme, segno di una mobilitazione che sta crescendo in città. I motociclisti, infatti, si sentono minacciati da una decisione che potrebbe limitare la loro libertà di circolazione e aumentare il numero di auto in circolazione, aggravando così il problema del traffico e dell’inquinamento.
Le manifestazioni e il referendum
Sei manifestazioni hanno già avuto luogo, tutte caratterizzate da un forte spirito di protesta e unità tra i motociclisti. L’ultimo passo in questa battaglia è rappresentato dal referendum, che potrebbe dare voce ai cittadini su una questione così cruciale. Tuttavia, il sindaco Beppe Sala sembra mantenere una posizione ferma, nonostante la grande mobilitazione. La prossima fase prevede l’approvazione del collegio dei garanti, che dovrà esprimersi sulla validità del referendum e, in caso di esito positivo, si avvierà una seconda raccolta firme.
Il parco circolante e le implicazioni del divieto
È importante notare che le moto euro 0, 1 e 2 rappresentano solo il 3% del parco circolante a Milano. Pertanto, il divieto di circolazione di questi veicoli potrebbe non avere l’impatto ambientale sperato, ma potrebbe invece portare a un incremento del numero di auto in città. Questo scenario preoccupa non solo i motociclisti, ma anche i cittadini che già affrontano quotidianamente il problema del traffico. La questione è complessa e richiede un’analisi approfondita da parte delle autorità locali, che dovrebbero considerare le reali conseguenze delle loro decisioni.