I ristoratori hanno dato il via ad una nuova protesta contro le chiusure e le nuove regole dettate dal governo bloccando l’A1 vicino all’uscita di Incisa (Firenze) in entrambe le direzioni. Presenti l’associazione TNI (Tutela nazionale imprese) Italia il movimento Io apro.
Protesta dei ristoratori sull’A1
La manifestazione è stata scandita da momenti di tensione che hanno anche portato all’investimento di un manifestante da parte di un’auto che ha forzato il posto di blocco. Il ristoratore ferito, Antonio Alfieri di Sassuolo, è stato portato in ambulanza al Pronto Soccorso ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Gli imprenditori hanno anche inscenato un pranzo all’aperto sulla corsia autostradale: “Siamo stanchi di subire, vorremmo riaprire e tornare a lavorare rispettando i protocolli di autogrill e mense“.
Le richieste di TNI, i cui rappresentanti protestano contro le nuove modalità di apertura stabilite a livello centrale, si riassumono in una decina di punti. Prevedono lo stop al coprifuoco, l’apertura sia a pranzo che a cena sia dentro che fuori i locali, il no al distanziamento di 2 metri tra i tavoli e all’utilizzo esclusivo del POS, voucher emergenziali e l’abolizione tetto del 30% per gli indennizzi.
Autostrade ha comunicato che per la manifesazione tra le province di Firenze e Arezzo è stata disposta la chiusura dei tratti Firenze sud-Incisa verso Roma e Valdarno-Incisa verso Bologna. All’interno dei tratti chiusi, il traffico è bloccato e ci sono 6 km di coda verso Roma e 5 km verso Bologna.