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Protesta degli autisti Ncc contro la riforma Salvini a Milano

Autisti Ncc in protesta a Milano contro la riforma Salvini

Gli autisti delle vetture a noleggio con conducente si oppongono al decreto ministeriale sul foglio di servizio elettronico.

Il contesto della protesta

Gli autisti delle vetture a noleggio con conducente (Ncc) hanno avviato uno sciopero per contestare i decreti attuativi della riforma Salvini, che ha suscitato forti polemiche nel settore. La riforma, introdotta per regolamentare il servizio di trasporto, ha portato all’implementazione di un foglio di servizio elettronico, considerato dagli autisti un ulteriore onere burocratico. Questo provvedimento, entrato in vigore lo scorso ottobre, ha generato malcontento tra i professionisti del settore, che vedono in esso una minaccia alla loro autonomia e alla qualità del servizio offerto.

La manifestazione a Milano

La protesta ha raggiunto il suo apice a Milano, dove gli autisti si sono radunati in massa per esprimere il loro dissenso. Con fumogeni, urla e clacson, hanno creato un’atmosfera di forte tensione, attirando l’attenzione dei passanti e dei media. Le immagini della manifestazione, catturate dalla fotografa Silvia Giacomini, mostrano un gruppo determinato e unito nella lotta per i propri diritti. Gli autisti hanno esposto cartelli e striscioni, evidenziando le problematiche legate alla nuova normativa e chiedendo un incontro con le autorità competenti per discutere le loro preoccupazioni.

Le ragioni del malcontento

Le ragioni alla base della protesta sono molteplici. Gli autisti Ncc sostengono che l’introduzione del foglio di servizio elettronico non solo complica la loro attività quotidiana, ma aumenta anche i costi operativi. Inoltre, temono che questa riforma possa portare a una maggiore sorveglianza e controllo da parte delle autorità, limitando la loro libertà professionale. Molti di loro si sentono trascurati e non ascoltati, nonostante il loro ruolo fondamentale nel sistema di trasporto pubblico. La manifestazione di Milano rappresenta quindi un grido di aiuto da parte di un settore che si sente minacciato e in difficoltà.