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Prostituzione in un centro massaggi: sequestrato un immobile a Trento

Prostituzione

Scoperto a Trento un giro di prostituzione all'interno di un centro massaggi di una cittadina extracomunitaria: sequestrato l'immobile e tre i denunciati

Assunta come massaggiatrice, avrebbe dovuto fare altro. A Trento una ragazza denuncia un centro massaggi, nel quale è stato scoperto un giro di prostituzione.

L’immobile è stato sequestrato

Dopo la richiesta della locale Procura della Repubblica e il decreto disposto dal Gip presso il Tribunale di Rovereto, la scorsa settimana la Squadra Mobile di Trento ha sequestrato l’immobile spacciato per centro massaggi, situato vicino l’Ospedale Santa Chiara di Trento. A sporre denuncia è stata una cittadina extracomunitaria, che ha raccontato di essere stata assunta come massaggiatrice in un centro nei pressi del lago di Garda e di essere stata poi costretta a prostituirsi insieme ad altre connazionali all’interno di un altro immobile (quello sequestrato, appunto).

L’organizzazione della prostituzione

Ad assumere le ragazze era una donna anch’ella extracomunitaria, che tuttavia si serviva di un uomo italiano che si occupava di qualsiasi evenienza. Il proprietario del locale in cui si consumava il reato era a conoscenza delle attività svolte all’interno del suo immobile, al punto da esserne co-responsabile per averne favorito e permesso lo svolgimento. Durante le perquisizioni da parte della Squadra Mobile, sono stati rinvenuti circa 14mila euro in contanti e vari oggetti legati all’attività di prostituzione. Per i reati previsti e puniti dall’art.110 del Codice Penale e dagli articoli 3 e 4 della legge nr.75/58, oltre al sequestro dell’immobile, è scattata la denuncia per una donna e due uomini.