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Processo ultrà, arriva la sentenza: condanne per i 16 imputati, risarcimenti per Inter e Milan

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La sentenza pronunciata nell'aula bunker di San Vittore è arrivata nel pomeriggio di oggi

E’ arrivata la prima sentenza del processo ultrà sulle curve di San Siro. Quali le condanne del processo “Doppia Curva”? La gup di Milano Rossana Mongiardo ha così deciso.

Processo Ultrà, la sentenza: 16 condanne per gli ex capi di Inter e Milan, le pene e i risarcimenti

La giudice, nell’aula bunker davanti al carcere milanese di San Vittore, ha letto la sentenza nel processo ultrà con rito abbreviato, a porte chiuse, con più tranche, tra cui quelle sulle due associazioni per delinquere, sull’omicidio Bellocco e sul tentato omicidio dell’ultrà milanista Enzo Anghinelli.

Le indagini 

Il processo era a carico di 16 ultrà, tra capi curva e sodali ed è scaturito dalle indagini dei pm della Dda di Milano Paolo Storari e Sara Ombra della Procura diretta da Marcello Viola, che avevano portato al maxi blitz “doppia curva” di settembre di Polizia e Gdf con 19 arresti. 

Presidio fuori l’aula 

Mentre si concludeva il processo di primo grado, fuori dall’aula bunker gli ultrà rossoneri della Curva Sud hanno organizzato un presidio di solidarietà. Per Beretta la Procura aveva chiesto 9 anni, mentre per Lucci gli stessi pm avevano chiesto proprio 10 anni.

Raduno tifosi mIlan

Gli ultras rossoneri si sono radunati nel primo pomeriggio davanti all’aula bunker di San Vittore, in piazza Filangeri a Milano, dove era attesa la sentenza di uno dei processi con rito abbreviato scaturiti dalla maxi inchiesta della Procura di Milano sulle curve di San Siro. Tra i 16 imputati, anche il capo della Sud, Luca Lucci, che è stato condannato a dieci anni. I tifosi hanno esposto uno striscione con scritto: “Ultras, amicizia, lealtà, fratellanza, aggregazione. Noi siamo la curva Sud, non siamo un’associazione”.

Le condanne

E’ stato condannato a dieci anni Andrea Beretta, ex capo della Curva Nord interista e collaboratore di giustizia, imputato per aver ucciso Antonio Bellocco, anche lui nel direttivo ultrà nerazzurro e rampollo del clan di ‘ndrangheta, e per associazione a delinquere con aggravante mafiosa. 

Dieci anni di carcere anche per Luca Lucci, capo della Curva Sud milanista imputato come mandante del tentato omicidio dell’ultrà Enzo Anghinelli e di associazione per delinquere.

Risarcimenti a Inter e Milan 

La giudice ha anche riconosciuto risarcimenti a carico degli imputati, per danni patrimoniali e di immagine, a favore delle parti civili Lega Serie A, con l’avvocato Salvatore Pino, Inter, con gli avvocati Francesco Mucciarelli, Adriano Raffaelli e Caroline Hassoun, e Milan, con il legale Enrico de Castiglione. Per la Lega Serie A è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 20mila euro, per i due club da 50mila euro ciascuna. Il resto dei risarcimenti in sede civile con le cause.

Altre condanne 

Oltre alle condanne dei capi ultrà Andrea Beretta e Luca Lucci, la gup di Milano ha anche condannato altri 14 imputati, tra cui sempre a 10 anni di reclusione il vice di Lucci nella Curva Sud, Daniele Cataldo, ritenuto anche l’esecutore materiale del tentato omicidio del 2019 dell’ultrà milanista Enzo Anghinelli. A 8 anni, invece, sempre come chiesto dal pm della Dda Paolo Storari, è stato condannato Marco Ferdico, anche lui tra i leader del direttivo della Nord prima degli arresti dello scorso settembre.

La giudice ha riconosciuto tutte le imputazioni contestate dalla Dda milanese, comprese le associazioni per delinquere, una anche con l’aggravante mafiosa. Non ha riconosciuto solo una contestazione di estorsione, tra i tanti capi di imputazione. Ai familiari di Antonio Bellocco, ‘ndranghetista e nel direttivo della Curva Nord e ucciso da Beretta a settembre, la gup ha riconosciuto una provvisionale a carico dell’ex capo ultrà da 520mila euro di risarcimento.

Tutte le pene per un totale di 90 anni di carcere

Con la sentenza la giudice ha inflitto pene per un totale di circa 90 anni di carcere. Tra gli ultrà della Sud rossonera sono stati condannati anche Alessandro Sticco, a 5 anni, Fabiano Capuzzo, a 4 anni e 4 mesi, Islam Hagag, a 3 anni e 4 mesi, così come Luciano Romano.

Tra gli ultrà della Nord interista sono stati condannati anche Renato Bosetti, a 4 anni, Giuseppe Caminiti, a 5 anni e legato, stando alle indagini, alla ‘ndrangheta, Gianfranco Ferdico, padre di Marco, a 4 anni e 8 mesi, Christian Ferrario, a 6 anni, presunto “custode” dell’arsenale di armi di Beretta e della curva.

5 anni per Francesco Intagliata, 4 anni per Mauro Nepi, 4 anni e 8 mesi per Matteo Norrito e 2 anni, pena sospesa, per Debora Turiello, l’unica donna imputata e che, per l’accusa, avrebbe gestito la cassa della Nord e il capitolo dei biglietti.

Per i sodali ultrà, in generale, le pene sono state più basse di quelle chieste dalla Dda. Ad esempio, per Turiello la Procura aveva chiesto 5 anni. Una provvisionale di risarcimento è stata riconosciuta anche all’ultrà Anghinelli, vittima del tentato omicidio.

Tre i patteggiamenti ratificati dalla gup in altri filoni, tra cui anche quello dell’imprenditore Gherardo Zaccagni, che gestiva i parcheggi fuori dallo stadio di San Siro e accusato, tra l’altro, di un’ipotesi di corruzione tra privati con il consigliere regionale e comunale milanese Manfredi Palmeri, che ha scelto il processo immediato, in corso in un altro filone. Tra due giorni arriverà anche la sentenza in Tribunale, davanti alla sesta penale, per altri tre ultrà milanisti sempre arrestati a settembre.