Il processo per l’omicidio di Serena Mollicone che vede imputati davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma: l’ex comandante dei carabinieri della stazione di Arce Franco Mottola, la moglie Anna Maria, il figlio Marco e altri due carabinieri, Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.
A fornire ulteriori indizi, importanti per le indagini, è il carrozziere Carmine Belli.
La testimonianza di Carmine Belli nel processo
Il carrozziere, accusato in un primo momento di essere l’assassino di Serena Mollicone, racconta che il 1° giugno 2001, mentre tornava in auto da Isola Liri con un collega, davanti al bar Chioppetelle, proprio vicino al paletto che indica la fermata del Cotral, vide una ragazza che litigava con un ragazzo:
«Credo fosse Serena. Il ragazzo aveva i capelli mesciati biondi a spazzola», aggiunge Belli in aula.
Si tratta di una testimonianza rilevante per la Corte d’Assise d’Appello di Roma poiché, la data a cui il carrozziere si riferisce corrisponde a quella in cui la studentessa scomparve e, secondo la Procura, fu uccisa.
Nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone ascoltato anche l’ex collega di Belli
Nella stessa udienza è stato ascoltato l’ex collega di Belli, Pierpaolo Tomaselli che era con lui in auto al passaggio davanti al bar.
A differenza di quanto sostiene Belli, Tommaselli però afferma che il giorno in cui passarono davanti al bar, non fosse il primo giugno, ma il 31 maggio.