> > Processo Alessia Pifferi, psichiatra: "Sintomi di alessitimia, ma sana di mente"

Processo Alessia Pifferi, psichiatra: "Sintomi di alessitimia, ma sana di mente"

Processo Pifferi, la psichiatra: "Sana di mente"

Va avanti il processo ad Alessia Pifferi. Lo psichiatra Elvezio Pirfo ha dichiarato che la donna è sana di mente.

Va avanti il processo ad Alessia Pifferi. Lo psichiatra Elvezio Pirfo ha dichiarato che la donna è sana di mente, con qualche sintomo di alessitimia.

Processo Pifferi, la psichiatra: “Sana di mente”

Va avanti il processo ad Alessia Pifferi, imputata per l’omicidio della figlia Diana, di 18 mesi, lasciata morire di stenti nel luglio 2022. Durante l’udienza ha parlato lo psichiatra Elvezio Pirfo, che ha stabilito la capacità di intendere e volere della donna. Il medico ha spiegato che il test Wais, se fosse stato attendibile, e non lo è stato, non avrebbe comunque determinato una disabilità intellettiva. Questo test era stato effettuato dalle psicologhe del carcere, adesso indagate insieme al difensore per falso e favoreggiamento.

Secondo la perizia di Elvezio Pirfo si può parlare di alessitimia, una condizione psicologica che è “come se si facesse vivere dietro a un vetro. Guardiamo ma siamo schermati“. Non si tratta di un malattia.

Processo Pifferi, difesa: “Ha comportamento menomato”

Marco Garbarini, consulente della difesa di Alessia Pifferi, ha un parere contrario a quello di Elvezio Pirfo. “La signora comprende le domande ma dobbiamo valutare anche quella che è la qualità delle risposte. La qualità è da disco rotto” ha dichiarato lo psichiatra. “Ha un funzionamento menomato, lo ha sempre avuto, fin da quando andava a scuola” ha aggiunto. Garbarini sostiene che le conclusioni delle sue analisi non sono così diverse, con la differenza che lui inserisce questo funzionamento in un disturbo dello sviluppo intellettivo. “Pirfo descrive le modalità di funzionamento ma non le attribuisce a un disturbo” ha aggiunto. Per il consulente il test di Wars era attendibile. La sentenza è attesa tra aprile e maggio. Nell’udienza del 12 aprile comincerà la discussione delle parti e, se i tempi lo consentiranno, i giudici potrebbero giù ritirarsi in camera di consiglio.