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Processo per l'omicidio di Nada Cella: dopo 30 anni si riapre il caso

Immagine del processo per l'omicidio di Nada Cella

Dopo quasi tre decenni, il caso di Nada Cella torna in tribunale con nuovi sviluppi.

Un caso irrisolto da quasi 30 anni

La storia di Nada Cella, giovane segretaria assassinata nel 1994, torna a far parlare di sé. Dopo quasi tre decenni di silenzio e incertezze, la giustizia italiana si prepara a riaprire un capitolo doloroso e complesso. L’omicidio, avvenuto nello studio del commercialista Marco Soracco a Chiavari, ha segnato profondamente la comunità locale e ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei familiari della vittima.

Le accuse e i rinvii a giudizio

Il processo vedrà sul banco degli imputati l’ex insegnante Anna Lucia Cecere, accusata di essere l’assassina, insieme a Marco Soracco e alla madre di quest’ultimo, Marisa Bacchioni. La Corte di appello di Genova ha accolto il ricorso della Procura, annullando il proscioglimento deciso in precedenza. La giudice Angela Nutini, che aveva inizialmente archiviato il caso, aveva ritenuto insufficienti le prove raccolte, definendole “sospetti” e non idonee a giustificare un dibattimento.

Nuove indagini e sviluppi recenti

Il fascicolo era stato riaperto nel 2021 grazie all’analisi di nuovi elementi da parte della criminologa Antonella Delfino Pesce e dell’avvocata della famiglia, Sabrina Franzone. Le indagini hanno portato alla luce dettagli inquietanti, suggerendo che l’omicidio di Nada Cella potrebbe essere stato un delitto d’impeto, scaturito da motivi professionali e personali. Secondo l’accusa, Cecere avrebbe agito per prendere il posto di Cella sia nel lavoro che nel cuore di Soracco, mentre il commercialista e la madre sarebbero accusati di aver fornito false dichiarazioni per coprire la verità.

Il contesto sociale e le implicazioni del caso

Questo caso non è solo una questione di giustizia per una vita spezzata, ma solleva interrogativi più ampi sulla sicurezza e la verità nel sistema giudiziario italiano. La lunga attesa per un processo ha messo in evidenza le lacune nelle indagini e la necessità di una revisione delle procedure legali. La comunità di Chiavari, che ha vissuto con il peso di questo crimine irrisolto, attende ora con ansia l’inizio del processo, sperando che finalmente si faccia luce su una vicenda che ha segnato profondamente la sua storia.