Nel corso del processo contro Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano il 27 maggio 2023, è intervenuto a testimoniare in aula uno dei colleghi dell’uomo.
Le parole del collega
Racconta A.T., collega di Alessandro Impagnatiello, alla Corte d’Assise di Milano: “Nel maggio 2023 ero sommelier all’Armani hotel, con Impagnatiello siamo stati assunti lo stesso giorno. Lui era al bar io al ristorante, lavoravamo a stretto contatto”.
Continua: “In hotel era risaputo che Impagnatiello avesse un figlio e lo nascondesse a tutti, ce l’avevano detto alcuni suoi ex colleghi. Quando glielo chiedevamo, a più riprese, ha sempre negato. Addirittura, davanti alla foto che lo ritraeva con il bambino, diceva che era suo nipote”.
Ma non solo. “Aveva mentito anche su problemi in famiglia, dicendo che i suoi genitori erano molto malati per ottenere permessi e uscite anticipate sul lavoro. Agli ex colleghi del Four Seasons aveva dichiarato che il padre era in fin di vita per un tumore, a noi aveva detto la madre… poi rubava soldi e oggetti sia al ristorante che in cucina, metteva in difficoltà anche noi. Lo sapevano tutti”, continua. “Formalmente era supervisor al bar, il ruolo più importante dopo il manager. Avevamo coltelli molto costosi che custodivamo in cassaforte e che utilizzavamo solo per pochi tagli di carne: lui era l’unico ad averne l’accesso, li ha fatti ritrovare solo dopo le pressioni”.
L’altra donna
Il collega racconta poi della relazione segreta di Impagnatiello. “Era palese che avessero una relazione: arrivavano e andavano via insieme, facevano tutte le pause insieme e si cercavano. Nelle due settimane precedenti all’omicidio era venuta da me e un altro collega e si era sfogata, stava male. Aveva deciso di allontanarsi da Impagnatiello anche sul lavoro: lui aveva invece un atteggiamento aggressivo, cercava di riportarla alla sua attenzione. Si sedeva a tavola in mensa e lui la tampinava per convincerla, poi la portava giù”.
Aggiunge: “Al lavoro diceva che era pazza, che era lei a voler stare con lui. A seconda della persona con cui parlava dava una versione diversa, ma erano comunque sempre le donne quelle pazze o che vogliono stare con lui”.