L’Unità di chirurgia toracica dell’ospedale Sant’Andrea di Roma ha segnato un primato, è stata utilizzata per la prima volta un’innovativa procedura che ha permesso di salvare il cuore di un paziente invaso da carcinoma. Il tumore è stato prima eradicato e poi si è passato a ricostruire la camera cardiaca tramite una protesi biologica.
I dettagli dell’operazione
Il paziente è un uomo di 68 anni con un tumore nella parte inferiore del polmone destro che, con il tempo, aveva poi invaso l’atrio cardiaco sinistro. Ha avuto così inizio un’operazione che è durata cinque ore ed è stata eseguita da un’equipe multidisciplinare, guidata dal dottor Giulio Maurizi, composta da anestesisti, cardiochirurghi, perfusionisti e infermieri.
Il cuore è stato prima fermato temporaneamente per essere ricostruito e, solo in seguito, è stato fatto ripartire. L’intervento è andato a buon fine, il paziente è infatti stato rimesso dopo due settimane e adesso gode di ottima salute e dovrà continuare con le terapie oncologiche di routine.
Polmone salvato
Grazie a questa innovativa procedura attuata dall’Unità di chirurgia toracica dell’ospedale romano diretta da Erino Angelo Rendina, si è evitato per la prima volta di dover asportare l’intero polmone. Non è tutto, perché tramite la ricostruzione del cuore, è stato possibile preservare i due terzi sani del polmone di destra.