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Messico, confermato il primo caso umano di aviaria: colpita una bambina di 3 anni

aviaria bimba Messico

Il Messico registra il primo caso umano di influenza aviaria H5N1: una bimba di 3 anni di Durango è risultata positiva.

L’influenza aviaria H5N1 continua a destare preoccupazione a livello globale, e ora anche il Messico è entrato nell’elenco dei paesi colpiti. Recentemente, è stato confermato il primo caso umano, che riguarda una bimba di 3 anni residente nello stato di Durango, nel nord del paese. Questo sviluppo ha scatenato allarmi sanitari, sollevando interrogativi sulle possibili implicazioni per la salute pubblica e sulla diffusione del virus. Le autorità locali sono ora in allerta, monitorando attentamente la situazione.

Aviaria, il caso di un bambino in Cambogia e di una pecora nel Regno Unito

In Cambogia, un bambino di tre anni ha perso la vita a causa dell’influenza aviaria A/H5N1, come riportato dal ministero della Salute locale. Da inizio anno, sono stati registrati tre casi di contagio nel Paese.

Nel Regno Unito, invece, nelle scorse settimane per la prima volta è stato rilevato il virus H5N1 in una pecora appartenente a un gregge situato in una zona agricola dello Yorkshire. La pecora è stata abbattuta prontamente per evitare il rischio di diffusione, e al momento non sono stati segnalati altri contagi nel gregge. Tuttavia, gli esperti del Department for Environment, Food and Rural Affairs (Defra) avvertono che l’assenza di un monitoraggio specifico sugli ovini potrebbe nascondere una diffusione più ampia del virus.

Primo caso umano di aviaria in Messico, è una bimba di 3 anni: i sintomi

L’influenza aviaria H5N1 continua a destare preoccupazione in tutto il mondo. Recentemente, il Messico ha confermato il suo primo caso umano, riguardante una bambina di 3 anni residente nello stato settentrionale di Durango, che è attualmente ricoverata in gravi condizioni. Secondo quanto riferito dal ministero della Salute, l’infezione è stata diagnosticata nei giorni scorsi.

In una dichiarazione ufficiale, il ministero ha precisato che, al momento, non sono emerse evidenze di trasmissione sostenuta del virus da persona a persona. Inoltre, è stato sottolineato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato che i rischi per la salute pubblica legati al virus sono considerati bassi per la popolazione generale.

L’influenza aviaria può manifestarsi con sintomi che variano da lievi a gravi, a seconda del ceppo virale e della risposta individuale. I sintomi più comuni includono febbre alta (superiore ai 38°C), tosse secca, mal di gola, dolori muscolari e articolari, difficoltà respiratorie e mal di testa. Altri segni possono comprendere debolezza generale, nausea, vomito, diarrea e congiuntivite (irritazione e arrossamento degli occhi). Il periodo di incubazione del virus è generalmente compreso tra 1 e 7 giorni dopo l’esposizione. In alcuni casi, l’infezione può evolversi in polmonite grave o altre complicazioni respiratorie.