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Poste Italiane e TIM: la trasformazione strategica che innova il mercato

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Scopri il complesso riassetto strategico che vede Poste Italiane emergere come attore chiave in operazioni su Tim. Nuove alleanze e nuove convergenze.

Si intensifica il grande gioco delle alleanze intorno a Tim, con nuovi protagonisti pronti a entrare in scena. Il colosso delle telecomunicazioni italiane si trova al centro di una complessa operazione di riassetto che vede Poste Italiane emergere come potenziale nuovo attore chiave, mentre Vivendi torna a far sentire la propria voce e nuovi player come CVC e Iliad studiano le prossime mosse.

Poste Italiane e TIM: il movimento strategico che ridefinisce il controllo e la governance

L’ingresso di Poste Italiane potrebbe segnare una svolta significativa. Il gruppo guidato dalle Poste sarebbe in trattative con CDP per rilevare la sua quota del 10% in Tim, un’operazione che rafforzerebbe il controllo sulla rete e allineerebbe la governance agli orientamenti governativi, particolarmente sensibili al tema occupazionale. Non è un caso che proprio in queste ore Poste stia anche gestendo con fermezza il dossier Anima, subordinando la cessione della propria quota dell’11,9% a un rilancio dell’offerta da parte di Banco BPM.

Sul fronte azionariato, Vivendi mantiene un ruolo centrale con il suo 23,4% del capitale. Il gigante francese dei media, dopo un periodo di apparente disimpegno, sembra intenzionato a tornare protagonista. Si rincorrono voci di contatti con CVC e Iliad, con quest’ultima che potrebbe puntare all’acquisizione della quota senza ricorrere a un’OPA. Parallelamente, CVC lavora al rafforzamento di Tim Enterprise, progettando l’integrazione con Maticmind, società di cui è azionista insieme a CDP.

TIM e Poste Italiane: convergenze strategiche per un nuovo assetto del mercato

In questo scenario in evoluzione, l’amministratore delegato Pietro Labriola si prepara a presentare giovedì il nuovo piano strategico. Le linee guida puntano al potenziamento del settore Enterprise, al rilancio del Consumer – già avviato con partnership innovative come quella con Apple – e alla valorizzazione degli asset brasiliani. Resta da sciogliere il nodo Sparkle, la cui cessione è stata prorogata al 15 marzo.

Le prospettive di riassetto hanno galvanizzato il mercato, spingendo il titolo Tim a un rialzo dell’11,5% oltre i 30 centesimi. Gli investitori attendono ora di capire come si concretizzeranno le possibili convergenze tra Poste, CDP, CVC e Iliad. La posta in gioco è alta: definire un nuovo assetto che sappia coniugare sostenibilità economica e tutela occupazionale, ridisegnando il ruolo di Tim nel panorama delle telecomunicazioni italiane.