Nuove problematiche legali per Tony Effe: il trapper romano, sarebbe sotto inchiesta per una violenta rissa che si è verificata due anni fa in una discoteca di Porto Cervo, in Costa Smeralda. Indagato insieme ad altre sette persone.
Porto Cervo, Tony Effe e le risse nel corso degli anni
Non è la prima volta che Nicolò Rapisarda, conosciuto come Tony Effe, è coinvolto in fatti simili. Nel settembre del 2021, il trapper romano era stato condannato a lavori socialmente utili per una rissa avvenuta due anni prima davanti a un locale della Capitale, con un risarcimento di 40mila euro a un uomo a cui aveva provocato la frattura della mandibola.
Nel giugno del 2022, dopo il Nameless Festival, era stato coinvolto in una discussione con il rapper statunitense Lil Pump, colpendolo con un pugno.
Infine, nel marzo 2023, Tony Effe è stato protagonista di un altro episodio di violenza, quando, dopo aver ricevuto minacce dal rapper e pugile Ion, lo aggredì durante la Milano Boxing Night all’Allianz Cloud.
Porto Cervo, rissa in discoteca e Tony Effe indagato: ecco gli sviluppi dell’inchiesta
Il pubblico ministero di Tempio Pausania, Alessandro Bosco, ha chiuso le indagini sulla notte del 18 agosto 2023 davanti al The Sanctuary, popolare locale sulla strada per Porto Cervo. Secondo la procura, altre sette persone, tra cui un ultrà laziale e un pugile amico del trapper, sarebbero coinvolte.
La lite sarebbe scoppiata quando tre buttafuori del locale, anch’essi indagati, hanno impedito al gruppo di entrare. Le parole sono presto diventate violenza, scatenando una rissa con danni al locale e alcuni feriti, tra cui uno dei buttafuori.
Da lì sono partite le indagini dei carabinieri di Olbia, coordinate dalla Procura di Tempio Pausania, che recentemente hanno notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari.