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La puntata di Porta a Porta andata in onda su Rai 1 giovedì 18 aprile ha sollevato diverse critiche per la presenza di un parterre unicamente al maschile per trattare un tema come l’aborto.
Porta a Porta, solo uomini a parlare di aborto
Ospiti di Bruno Vespa c’erano solo uomini che, fra i vari argomenti, hanno discusso anche dell’emendamento presentato da Fratelli d’Italia per permettere l’ingresso delle associazioni anti-abortiste all’interno dei consultori. In proposito è intervenuta la presidente della Rai, Marinella Soldi, che sembra essersi rivolta direttamente al padrone di casa. Secondo quanto riportato da Ansa, la numero uno di Viale Mazzini avrebbe richiamato “al ruolo fondamentale del servizio pubblico in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne“.
La risposta di Bruno Vespa
“Non può essere insensibile alle presenze femminili chi da direttore del Tg1 affidò a tre donne la conduzione delle 13.30” ha dichiarato il presentatore. “Al di là della circostanza specifica che credo di aver ampiamente chiarito” ha continuato Bruno Vespa “Ho ricordato che la reputazione di Porta a Porta nasce dall’ospitare politici molto rappresentativi. Ebbene ci sono soltanto 5 donne su 18 presidenti, vicepresidenti e presidenti dei gruppi parlamentari dei primi 5 partiti. In ogni caso faremo il possibile per garantire alle donne il ruolo che meritano“.
La posizione della trasmissione
Anche la redazione del programma è intervenuta per sedare la pioggia di critiche, arrivate soprattutto dai partiti di opposizione. “Gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica” ha dichiarato la redazione, spiegando che in principio erano state invitate delle personalità femminili, ma tutte si sono dichiarate “indisponibili” per svariati motivi e sono pertanto dovute essere sostitute. “Sarà nostra cura, naturalmente, tornare sul tema alla prima occasione utile” ha concluso.