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Pordenone, si è finalmente arreso l'uomo asserragliato in casa da 50 ore

carabinieri

L'uomo, un ingegnere, si era asserragliato in casa a Cordovado. Carabinieri a colloquio con lui.

Alla fine di un lungo negoziato, L.O., l’uomo asserragliato in casa a Cordovado (Pordenone), ha consegnato ai carabinieri le armi che deteneva. Si tratta di un ingegnere friulano di 55 anni. La svolta c’è stata intorno alle 11:30. L’ingegnere, alla fine, ha dato ascolto al negoziatore, consegnando le armi e le munizioni. A coordinare l’operazione sono stati i carabinieri di Pordenone: l’uomo alla fine ha aperto la porta conegnando le armi che aveva in casa. Sotto l’abitazione pronti all’intervento gli uomini del Gis, il reparto speciale dell’Arma antiterrorismo. L’ingegnere, con un passato da militare, è stato trasportato in autoambulanza per essere portato in ospedale: a scortarlo, gli stessi carabinieri.

Uomo asserragliato in casa, Spinola: “Grande soddisfazione”

Il comandante provinciale dei carabinieri, Roberto Spinola, ha affermato tramite alcune dichiarazioni riportate da Repubblica: “C’è grande soddisfazione per questo epilogo. Voglio ringraziare il personale che ha permesso questo epilogo che tutti speravamo e che ha lavorato, incessantemente, per oltre 50 ore”.

Chi è l’ingegnere protagonista della vicenda

L’uomo, L.O., è un ingegnere originario di San Donà di Piave (Venezia). Ha un passato come militare e dei trascorsi nel mondo del basket. Dal Mattino si legge che la sua vita ha subito una significativa trasformazione dopo l’avvento della pandemia, cominciando a vivere da recluso.