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Ponteranica, crollo nel cantiere del tram: morto operaio 44enne

vigili del fuoco

Il crollo di un muro nel cantiere Teb di Ponteranica ha provocato il decesso di un lavoratore rumeno di 44 anni

Un crollo di una parete nel cantiere del tram di Ponteranica ha causato la morte di un lavoratore rumeno di 44 anni. L’incidente è avvenuto questa mattina, intorno alle 11.15, in via Foppetta. L’uomo è deceduto all’istante. La Teb esprime le proprie condoglianze alla famiglia dell’operaio.

Crollo nel cantiere della Teb, morto un operaio 44enne

Un operaio è morto questa mattina a causa del crollo di una parete nel cantiere Teb per la linea T2 a Ponteranica, in via Foppetta. Si tratta di un uomo rumeno di 44 anni, dipendente di una ditta subappaltatrice. Secondo le prime informazioni disponibili, verso le 11.15 è stato colpito da una vecchia parete composta da sassi e cemento mentre stava lavorando al suo rinforzo.

Una volta scattato l’allarme, sul posto sono arrivate in codice rosso un’ambulanza, un’auto medica e l’elisoccorso, insieme ai vigili del fuoco, ai carabinieri e agli operatori sanitari per svolgere le adeguate verifiche e ricostruire la dinamica dell’accaduto. Nonostante l’intervento medico, il lavoratore è stato dichiarato morto sul posto.

Incidente a Ponteranica, il cordoglio della Teb

La Teb desidera esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia dell’operaio deceduto a Ponteranica. Gianni Scarfone, l’amministratore delegato ha dichiarato: “In questa triste circostanza vogliamo manifestare il nostro profondo cordoglio e le nostre sincere condoglianze alla famiglia e ai parenti del lavoratore che ha perso la vita nel cantiere di Ponteranica. Le istituzioni competenti stanno attualmente conducendo delle indagini per individuare le cause e le responsabilità di quanto accaduto. Siamo completamente a disposizione delle autorità”.

I sindacati: “I subappalti mettono a rischio la sicurezza”

“Il lavoro in subappalto e in somministrazione mette a repentaglio la sicurezza dei lavoratori”. Così hanno commentato Giuseppe Mancin, Daniel Piatti e Luciana Fratus, rappresentanti provinciali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil in merito all’incidente mortale avvenuto questa mattina nel cantiere del treno Teb 2 a Ponteranica. “Ancora una volta siamo costretti ad aggiornare la tragica lista delle vittime degli incidenti sul lavoro. Attendiamo che le autorità competenti approfondiscano le dinamiche e le responsabilità legate a questo tragico evento. Nel frattempo ribadiamo che i subappalti limitano la sicurezza”.

La vittima era un lavoratore in somministrazione, assunto il primo ottobre tramite un’agenzia per il lavoro chiamata Watch B.V. di Roma. Non era quindi un dipendente diretto dell’azienda per cui lavorava, la Effe 81 Costruzioni di Cenate Sotto. Quest’ultima impresa opera in subappalto per conto della Milesi Sergio di Gorlago, che ha ottenuto l’appalto per realizzare l’opera.

“Stiamo aspettando di conoscere i dettagli esatti dell’accaduto ma ci colpisce il fatto che questo lavoratore fosse presente nel cantiere da solo un mese, con un contratto in somministrazione, come gli altri 64 dipendenti della Effe 81 coinvolti nello stesso progetto”, hanno aggiunto Alessia Cozzi di Felsa-Cisl, Francesco Chiesa di Nidil-Cgil e Massimiliano Turano di Uiltemp-Uil di Bergamo, rappresentanti sindacali dei lavoratori atipici.

“Siamo da tempo consapevoli dell’emergenza riguardante la sicurezza nei cantieri – continuano i rappresentanti sindacali – Non ci sono più scuse valide per tale situazione. Ribadiamo che liberalizzare i subappalti significa meno sicurezza e meno tutela per i lavoratori. All’inizio di questo progetto era stato firmato un protocollo di legalità presso la Prefettura. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione dell’azienda ad accedere all’area del cantiere, abbiamo organizzato un primo incontro a settembre per creare una postazione fissa dedicata all’assistenza dei lavoratori, che avrebbe dovuto partire il prossimo mese. Adesso chiediamo urgentemente un incontro con l’azienda committente per approfondire quanto accaduto. È fondamentale rafforzare l’impegno collettivo per evitare altre tragedie sul lavoro. Questo può essere raggiunto attraverso una formazione adeguata, informazione e cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non ci stancheremo mai di sollecitare tutte le parti interessate – dalle aziende alle istituzioni – ad impegnarsi maggiormente garantendo una formazione adeguata per i lavoratori. Allo stesso tempo invitiamo i lavoratori a segnalare qualsiasi situazione di pericolo o irregolarità riscontrata nei cantieri ai loro rappresentanti per la sicurezza”.