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L’inviata di “È sempre Cartabianca” è andata nelle zone limitrofe alla prossima costruzione del Ponte sullo Stretto, per raccogliere lo sfogo di alcuni degli abitanti a cui verranno abbattute le case per la costruzione del viadotto:
«Combatteremo fino in fondo, con tutti i mezzi a disposizione. L’idea che ci sia qualcuno che decide per me non l’accetto. La Sicilia, poi, è nata isola e isola deve restare».
Ponte sullo Stretto e la preoccupazione dei residenti
«Ci ritroveremo senza una casa, pieni di debiti e senza neppure sapere dove andare. Negli anni, sono riuscita ad avere una concessione edilizia per costruire la propria abitazione in una riserva naturale che, data la situazione particolare, è stata sottoposta a vincoli precisi. Per il ponte, evidentemente, questi vincoli non ci sono più e questa non è più una riserva naturale».
Un’altra cittadina ha aggiunto:
«Sono preoccupata, oltre che arrabbiata. Temo fortemente che inizieranno i lavori e non li finiranno, come spesso accade qui in zona».
Avviso del procedimento volto all’esproprio per la costruzione del Ponte sullo Stretto
Oggi, sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria, è comparso l’avviso di avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità, che sarà sancita con l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del Cipess.
I soggetti interessati all’espropriazione
I soggetti interessati, a partire dall’8 aprile, hanno a loro disposizione 60 giorni entro i quali possono visionare il documento e formulare delle osservazioni al Piano degli espropri.