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Sono passati sei anni dal crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018 alle 11.36. Genova non ha mai dimenticato quella data e anche oggi è pronta a commemorare le vittime del crollo.
Ponte Morandi: sono passati sei anni dal crollo
Sono passati sei anni dal crollo del Ponte Morandi, avvenuto la mattina del 14 agosto 2018, alle 11.36. Si tratta di una data che la città di Genova non potrà mai dimenticare, una ferita che non ha smesso di sanguinare, per le 43 vittime del crollo, per tutti gli sfollati, per due quartieri di strutti, per i problemi delle manutenzioni delle infrastrutture e perché una vera giustizia non c’è ancora stata.
Attesa per l’11 settembre la ripresa del maxiprocesso con la conclusione dei controesami dei consulenti di Aspi e Spea, con 58 imputati. La sentenza di primo grado è attesa non prima della metà del 2025. Sono già state effettuate 170 udienze, sono state ascoltate 324 persone, tra testimoni del pm e delle difese, consulenti tecnici, periti e imputati, e ci sono 16.069 pagine in cui sono stati trascritti i dibattimenti, come riportato da Tgcom24. Nella giornata di oggi, però, si pensa alla commemorazione delle vittime del crollo, organizzata con il Comitato Parenti Vittime del Ponte Morandi, nella Radura della Memoria, sotto il nuovo ponte San Giorgio.
Ponte Morandi, 6 anni fa il crollo: la commemorazione delle vittime a Genova
La cerimonia è iniziata alle 9, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, con la messa dell’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca. Alle 9.30 sono arrivati i partecipanti della camminata in ricordo delle vittime alla Radura della Memoria, con i sindaci di Masone, Rossiglione e Campoligure e 43 bambini. Alle 10.45 è iniziata la cerimonia in ricordo delle vittime del crollo, alla presenza del sindaco di Genova, Marco Bucci, dell’imam Salah Hussein, del prefetto di Genova, Cinzia Torraco, del governatore ad interim di Regione Liguria, Alessandro Piana, e del viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi.
All’ingresso della Radura della Memoria, dove è stata collocata la piastra metallica con i nomi delle vittime, sono state posizionate le corone del Presidente della Repubblica, della presidenza del Senato e del Consiglio dei Ministri e dei parenti delle vittime. Prima degli interventi delle autorità è prevista l’esibizione dell’orchestra del Teatro Carlo Felice. Presente anche Gianni Andreoli dell’associazione “Noi per Voi Valle Stura Masone” con una rappresentanza di bambini che porteranno doni ai parenti delle vittime. Alle 11.36, il momento esatto in cui sei anni fa è crollato il ponte, si terrà un minuto di silenzio mentre verranno suonate le sirene delle navi in porto e le campane di tutta la diocesi.
Ponte Morandi, sei anni dopo: le parole della politica
“Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a Genova. Le immagini di quel drammatico evento appartengono alla memoria collettiva della Repubblica e richiamano alla responsabilità condivisa di assicurare libertà di circolazione e assenza di rischi a tutti gli utenti, tutelando il patrimonio infrastrutturale del Paese. Le responsabilità devono essere definitivamente accertate e auspico che il lavoro delle autorità preposte si svolga con l’efficacia e la prontezza necessarie a ogni sentimento di giustizia: il tempestivo processo di ricostruzione del collegamento tramite il Ponte Genova San Giorgio non costituisce, infatti, attenuante per quanto accaduto” ha scritto il Presidente Sergio Mattarella in un messaggio per il sindaco di Genova.
“Sei anni fa l’Italia si fermava davanti al crollo del Ponte Morandi, una tragedia che contò 43 vittime (alle quali va il nostro pensiero), centinaia di sfollati e tanta rabbia per una situazione che poteva essere evitata. Grazie anche alla commovente capacità di reazione del popolo genovese, quel dramma riuscì però ad unire una città, una regione e un intero Paese che, superando ostacoli, burocrazia e lentezze, portò alla costruzione in tempi record di un nuovo Ponte, diventato un modello ingegneristico nel mondo. Questa straordinaria opera infrastrutturale dimostra ancora oggi che, se tutti sono disposti a fare la loro parte, l’Italia ha tutti i mezzi necessari per rinascere nel nome dello sviluppo, del lavoro e del Sì: è l’impegno che stiamo portando avanti” sono state le parole di Matteo Salvini, su Instagram.
“Nel sesto anniversario del crollo del Ponte Morandi rinnovo con profondo rispetto e partecipazione, il cordoglio, mio personale e del Senato della Repubblica, per le 43 vittime e le loro famiglie. Le ferite di quel disastro sono ancora aperte, così come saranno per sempre scolpite nella nostra memoria le immagini di una città, Genova, spezzata in due e quel senso di incredulità e rabbia che tutti abbiamo provato in quei drammatici momenti” ha dichiarato il presidente del Senato Ignazio La Russa, sottolineando che si tratta di un’occasione per riflettere sull’esempio di resilienza e impegno che ha portato alla costruzione del nuovo Ponte San Giorgio, come segnale di riscatto per tutta la Nazione.