La Polizia Postale ha effettuato varie perquisizioni personali e domiciliari in ben 11 regioni, in un’operazione per contrastare le truffe online.
La Polizia Postale contrasta le truffe online: perquisizioni in 11 regioni
Si è conclusa un’operazione della Polizia su tutto il territorio italiano per contrastare le truffe online, le frodi informatiche e gli accessi abusivi a sistemi informatici. Le attività hanno coinvolto oltre 160 operatori dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica e hanno riguardato 54 persone residenti in Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Calabria, Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Marche e Friuli Venezia Giulia.
Le perquisizioni hanno consentito di raccogliere elementi utili alle indagini.
Gli investigatori hanno individuato diverse tipologie di truffe, a partire dalla truffa del falso operatore. I truffatori fingevano di essere dipendenti bancari o operatori di polizia per poi avvertire la persona truffata di un accesso anomalo al conto corrente inducendolo a trasferire il denaro su un altro conto. Individuata anche la truffa del falso figlio, in cui l’utente viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i documenti, il cellulare e il bancomat, per poi chiedere una somma di denaro.
Esistono anche truffe che passano per gli annunci di vendita sui social network. In questo caso i truffatori sfruttano i social per pubblicare falsi annunci di vendita a prezzi vantaggiosi.
Truffe online: aumentate del 10%
Tutte queste attività hanno lo scopo di arrivare ad ottenere dati personali, bancari e credenziali di accesso dei conti correnti. Nel primo semestre del 2024 la Polizia Postale ha investigato su circa 14.000 casi di truffe online e frodi informatiche, registrando un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le somme sottratte sono circa 114 milioni con un incremento del 71% rispetto alla prima parte del 2023.