Roma, 10 apr. – (Adnkronos) – Con riferimento alle misure di prevenzione personali atipiche, nel 2023 si registra un incremento dei provvedimenti di ammonimento adottati, pari al 21% per atti persecutori (1.975); 27% per violenza domestica (2.700); 70% per cyberbullismo (39). Sono i dati diffusi in occasione del 172esimo anniversario della Fondazione della Polizia relativi al 2023. Si evidenzia, anche per il 2023, l’esteso ricorso alle misure di prevenzione volte alla tutela della sicurezza di determinati luoghi, in particolare locali pubblici o aperti al pubblico ed esercizi pubblici: per i divieti di accesso alle aree urbane ex art. 13 D.L. 14/2017, in materia di stupefacenti, è stata registrata una crescita del 13% (con 241 provvedimenti) rispetto all’anno precedente, mentre per i provvedimenti ex art. 13-bis (meglio noti come “D.Ac.Ur. Willy”), finalizzati al contrasto della cosiddetta movida violenta, l’aumento è stato pari al 6% (con 2.081 provvedimenti).
Un incremento del 70% si è registrato anche per i divieti di accesso alle manifestazioni sportive (daspo) con 4.483 provvedimenti, fra i quali rientrano sia i provvedimenti emessi per episodi di violenza in occasione di competizioni agonistiche, che quelli cosiddetti fuori contesto, per comportamenti che hanno palesato una potenziale pericolosità. Infine, con riferimento alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, l’impulso fornito al contrasto delle manifestazioni criminali riconducibili alla violenza di genere ha permesso di registrare un incremento pari al 16% (rispetto al 2022) delle proposte dei Questori nei confronti di soggetti maltrattanti o autori di condotte di stalking ex art. 4 lett. i-ter) del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. Nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniali, i Questori hanno formulato 52 proposte di applicazione del sequestro finalizzato alla confisca, di cui 34 elaborate congiuntamente ai Procuratori competenti. Sono stati, inoltre, eseguiti 61 sequestri,di cui 42 su proposta del Questore, formulati, in 19 casi, insieme con i Procuratori competenti, per un valore di circa 98 milioni di euro; 41confische, di cui 33 su proposta del Questore, formulate, in 15 casi, insieme con i Procuratori competenti, per un valore di circa 281,5 milioni di euro; una amministrazione giudiziaria ex art. 34 dlgs 159/2011 su proposta del Questore.
Le attività sono state orientate a colpire le manifestazioni di illecita accumulazione patrimoniale, sia delle principali consorterie mafiose, operanti sul territorio nazionale, sia connesse a forme di criminalità concernenti ambiti strategici sotto il profilo socioeconomico. In particolare, sono stati raggiunti da provvedimenti ablatori: Cosa nostra palermitana, catanese, nissena, trapanese, siracusana, messinese e agrigentina, anche nelle sue proiezioni extraregionali, per un valore di circa 185 milioni di euro; la ‘Ndrangheta, anche nelle sue proiezioni extraregionali, per un valore di circa 4,5 milioni di euro; la Camorra, per un valore di circa 8,5 milioni di euro; la criminalità mafiosa pugliese, per un valore di circa 2,7 milioni di euro; altre organizzazioni criminali non mafiose ed esponenti della criminalità comune, per un valore di circa 80 milioni di euro.