Chiara Appendino, sindaca di Torino, è stata condannata a 6 mesi per falso in atto pubblico.
Nell’ambito del caso Ream, sono stati condannati anche Paolo Giordana e Sergio Rolando, rispettivamente a 8 e 6 mesi. Prosciolto, invece, Paolo Lubbia.
Chiara Appendino condannata: si autosospende dal M5s
La prima cittadina in quota 5 stelle, a margine della sentenza, ha annunciato che rispetterà quanto previsto dal codice etico pentastellato e si autosospenderà dal Movimento, ma “porterò a termine il mio mandato da sindaca“. Si tratta del primo caso a Torino di un processo che vede coinvolto un primo cittadino in carica.
La condanna arriva in un giorno importante per il Movimento e per tutta la classe politica, proprio nel momento in cui è in corso lo spoglio delle elezioni regionali (che però non coinvolgono il Piemonte) e del referendum per il taglio dei parlamentari.
Il processo Ream
Il caso Ream, partecipata della fondazione Crt, affonda le radici nel 2012, quando la società ha versato 5 milioni di euro a titolo di caparra al Comune di Torino per garantirsi la prelazioni d’acquisto dell’area.
Ma l’anno successivo la gara è stata vinta da Amteco&Maiora e, quando nel dicembre 2016, il contratto è stato perfezionato, il Comune non ha restituito a Ream la caparra. Appendino e Rolando, aiutati da Giordana, avrebbero allora ideato un piano per posticipare la restituzione al 2018, approvando delibere false.