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Discoteche chiuse, l'ordinanza sospende solo "l'attività da ballo"

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L'ordinanza sulla chiusura delle discoteche impone soltanto la sospensione dell'attività da ballo: la decisione del governo.

L’aumento costante del numero giornaliero di nuovi positivi al coronavirus ha spinto il governo e il ministro della Salute, Roberto Speranza, a varare una nuovo ordinanza che limiti le attività della movida con specifico riferimento alle discoteche per le quali è stata scelta la chiusura fino (almeno) al 7 settembre. Va sottolineato però che più che di vera e propria chiusura delle discoteche, nella misura si parla di sospensione dell’attività da ballo che “abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati”. Ecco dunque che i locali notturni potranno rimanere aperti limitandosi a svolgere altre attività, come la ristorazione ad esempio.

Discoteche chiuse, l’ordinanza vieta il ballo

Non sono mancate le polemiche per la decisione presa dal governo in merito alle discoteche. Gli operatori dei locali in primis hanno lamentato tramite la loro associazione di categoria, la Silb Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo, la perdita di 4 miliardi di euro per l’intero settore non escludendo anche un possibile ricorso al Tar. “La discoteca – ha detto il presidente Maurizio Pascaè un grandioso capro espiatorio. Noi non ci sentiamo responsabili. Osserveremo nei prossimi mesi se a discoteche chiuse il ‘contagio’ si fermerà! Lo osserveremo attentamente. E agiremo di conseguenza”.

Il governo, dal canto suo, ha promesso un ristoro, e il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli ha garantito che nel Dl agosto ci saranno risorse specifiche per ripianare il danno. “Non possiamo – ha sottolineato il ministro della Salute Speranza – vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”. Obiezioni sono state sollevate anche da alcuni governatori, come Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, che ha avanzato una proposta di mediazione: discoteche aperte, ma con obbligo di mascherina in pista. Ma l’idea è stata bocciata e Fedriga ha criticato “le contraddizioni di un’ordinanza di difficile applicazione, che colpisce duramente uno specifico settore senza avere evidenze statistiche di una correlazione tra il ballo e i casi di coronavirus”. Giovanni Toti, governatore della Liguria, ha precisato che “i locali da ballo con bar e ristoranti potranno continuare a svolgere queste attività, servire pasti e preparare drink”.