Roma, 29 nov.
(Adnkronos) – "Spesso c'è la tentazione di gettare il bambino con l'acqua sporca, così è accaduto quando è stato abrogato il finanziamento pubblico ai partiti dopo i vergognosi eccessi voluti e praticati dai partiti dell'epoca. Poi la musica è cambiata e il sistema di finanziamento è tornato in equilibrio. Ma l'eliminazione totale del finanziamento pubblico è stato un errore e uno dei motivi della scarsa partecipazione al voto sono convinto sia anche causato dalla mancanza di strumenti dei partiti per garantire la partecipazione popolare alle loro scelte.
Un po' per volontà e un po' per convinzione". Così il vicepresidente della Camera dei deputati ed esponente di Fratelli d'Italia, Fabio Rampelli.
"Ricordo che Fratelli d'Italia, all'epoca con un'esigua compagine parlamentare, invece di cavalcare l'onda demagogica fu l'unico partito a votare contro perché la democrazia ha dei costi che devono essere sostenuti da tutti. Altrimenti diventa un circuito esclusivo nelle mani dei finanziatori privati, dei potentati economici. È un dato di fatto che tutte le democrazie occidentali hanno un finanziamento pubblico, tranne gli Stati Uniti dove i partiti però accettano – senza polemiche – i soldi di tutti, nessuno escluso", conclude.