Altra morte sul lavoro, a Pistoia, nel comune di Pescia, dove un operaio è morto travolto da un albero mentre lo stava tagliando. Secondo una prima ricostruzione, all’improvviso la pianta gli è crollata addosso: in corso le indagini.
Operaio morto a Pistoia, travolto da un albero durante il taglio: indagini in corso
Tragedia a Pescia, in provincia di Pistoia, dove un operaio è morto sul lavoro, travolto da un albero che era intento a tagliare in strada. La vittima, 59 anni, residente a Pescia, era dipendente di una cooperativa che si occupa della manutenzione del verde per conto del Comune.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, insieme ai sanitari del 118, i carabinieri e anche il personale della medicina del lavoro. L’incidente mortale si è verificato lungo via Colli Veneri, una strada sterrata che porta verso una zona boschiva.
Il personale della medicina del lavoro dell’Asl sta procedendo ai rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Sul crollo dell’albero potrebbe infatti aver influito il forte vento che sta interessano alcune zone della Toscana, tra cui anche la provincia di Pistoia.
Il cordoglio
“L’operaio – spiega il sindaco di Pescia Riccardo Franchi accorso sul luogo dell’incidente – doveva ripulire la strada da qualche frasca e qualche ramo. Sta di fatto che mentre stava provando a tagliare l’albero e non so neppure se avrebbe dovuto farlo, forse no, probabilmente a causa del vento quell’albero gli è caduto addosso, provocandone la morte”.
”Una tragedia – commenta il sindaco – non si può morire così sul lavoro, era una persona conosciuta, abitava nella montagna pesciatina, una bravissima persona, sempre disponibile. Non ci sono parole, quando accadono queste disgrazie. Esprimo le mie condoglianze alla moglie e alla famiglia”.
Il cordoglio per l’ennesima vittima sul lavoro anche dall’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini: “Questo continuo bollettino di vittime – commenta l’assessora – va fermato. Il lavoro non può e non deve mai tradursi nel rischio di ammalarsi, ferirsi o addirittura morire, come è successo di nuovo oggi”.