Napoli, 3 feb. (askanews) – Il Pineta Grande Hospital si conferma leader in Campania nella chirurgia robot-assistita. A poco più di un anno dall’introduzione del sistema di chirurgia robotica Hugo RAS, sono stati oltre 160 gli interventi realizzati nell’ospedale di Castel Volturno, primo centro in Regione ad utilizzare questa tecnologia. Dalla sua introduzione, il sistema, è stato impiegato con successo in numerosi ambiti, tra cui ginecologia, urologia e chirurgia generale e bariatrica. Il dottore Francesco Stanzione, il direttore dell’unità operativa complessa di chirurgia generale d’urgenza, di oncologia e di endocrino chirurgia: “Quando parliamo di patologia oncologica colon-rettale notiamo quali sono i grandi vantaggi della chirurgia robotica, come per la chirurgia del retto che è una chirurgia molto complessa, in quanto si deve scendere molto in basso e con il robot è non solo più semplice, ma sicuramente si visualizzano quelle strutture che in chirurgia aperta o in laparoscopia si fa più fatica a visualizzare”. Il sistema Hugo RAS combina una visione tridimensionale in alta definizione con una tecnologia di precisione avanzata, che consente ai chirurghi di operare con estrema accuratezza. A questo si aggiungano la modularità delle 4 braccia robotiche separate e l’ergonomia della posizione del chirurgo alla console. Tutte queste innovazioni permettono di operare con maggiore precisione, riducendo al minimo i danni ai tessuti circostanti. In oncologia, l’approccio consente una degenza più breve e tempi di recupero ridotti, migliorando la qualità della vita dei pazienti.
“Ma quello che mi piace stressare è che gli interventi oncologici riescono ad essere veramente efficace utilizzando il robot – continua Stanzione – perché avendo una visione notevolmente ampliata, è possibile preservare alcune strutture e a rimuovere tutte le strutture linfonodali interessate che risultano fondamentali per la valutazione del tumore e di conseguenza della terapia da somministrare”.
Donato Dente, responsabile reparto di urologia robotica ed endoscopica: “La conformazione tecnica di questo robot ci consente di poter fare un accesso particolare retroperitoneale, quindi non andando assolutamente a intaccare la cavità addominale – e quindi l’intestino – per andare a lavorare sul rene. Il rene normalmente è un organo a cui si accede attraverso il peritoneo quindi con il rischio di lesioni intestinali maggiori. Utilizzando questa tecnica, e noi siamo stati i primi a farla con questo sistema robotico, abbiamo la possibilità di evitare tutte quelle che possono essere le maggiori complicanze intestinali”. Il Pineta Grande Hospital pone un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla ricerca medica: “la visione del robot ci consente di andare a vedere con un notevole ingrandimento strutture che ad occhio nudo potrebbero risultare essere piccole anche meno di un centimetro. Quindi ovviamente la finezza chirurgica è indiscutibilmente migliore e soprattutto abbiamo una diminuzione, se non una totale assenza, di quello che è il tremore umano normale per tutti noi uomini. – continua Dente – Noi siamo in grado di trattare con questo tipo di tecnologia con accessi mini invasivi, quindi parliamo di pochi centimetri di cicatrice di 3 centimetri al massimo, tutti i casi che possono essere oncologici a livello renale, a livello vescicale e a livello prostatico”. Tra gli interventi chirurgici realizzati con Hugo RAS al Pineta Grande Hospital rientrano la prima cistectomia con ricostruzione robotica dalla Campania in giù e l’introduzione della chirurgia robotica per il trattamento delle ernie.