Luogo del misfatto: Piazza Sempione. Oggetto del discutere: uno dei dazi in completo stato di degrado ed abbandono. Se si pensa che questo gioiellino, nato dalla penna e dall’ingegno del Cagnola – venti stanze ed un cortiletto interno circondato da rampicanti- è diventato una discarica, ci si stringe il cuore: materassi abbandonati, piccioni morti, rifiuti e lattine.
Il casello daziario è di proprietà dell’agenzia del demanio, e nessuno sembra volersene occupare.
Il capogruppo della Lega Matteo Salvini interviene: «Il casello daziario dell’Arco della Pace deve in tutti i modi essere inserito nella lista dei beni che lo Stato trasferirà ai Comuni. Questo potrebbe essere uno dei posti più belli e ambiti della città. Sappiamo per esempio che una grande maison della moda ha fatto di recente qualche sondaggio, ha mostrato anche un certo interesse per il casello. Ma lo stato di degrado scoraggia ogni possibile attenzione».
Negli anni ’80 qui c’erano glli scout. Il gemello di destra, fresco di restyling, è la sede di un’associazione dei reduci. Salvini afferma che dopo il restauro e il passaggio al Comune questo casello abbandonato potrebbe ospitare due o tre associazioni, forse un bar o un ristorante e perchè no, magari anche i boyscout. Bella idea il restauro, ma non si corre il rischio che sia poi troppo affollato?