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Un grande striscione con la scritta “Larimar, con la preghiera teniamo accesa la scintilla della speranza” ha aperto il corteo a Piazza Armerina, in provincia di Enna, dedicato alla giovane Larimar, trovata morta nella pineta vicino casa lo scorso 5 novembre. La tragedia ha scosso profondamente la comunità, che ha risposto con una manifestazione di solidarietà e ricordo.
La partecipazione della comunità
Ad aprire la sfilata, le compagne della squadra di pallavolo della polisportiva Armerina, seguite dalla madre, dal padre e dalle sorelle della ragazza. Un gesto simbolico che ha unito non solo la famiglia, ma anche i compagni di scuola e i rappresentanti della pastorale diocesana, che ha organizzato l’evento insieme al comune. La presenza della giunta comunale, guidata dal sindaco Nino Cammarata, e di vari rappresentanti politici ha sottolineato l’importanza di questo momento di riflessione collettiva.
Un momento di silenzio e preghiera
Circa 500 persone hanno sfilato per le strade di Piazza Armerina, fermandosi davanti al liceo che Larimar frequentava. Qui, il lungo squillo di una campanella ha scandito un momento di silenzio, un tributo alla giovane vita spezzata. Durante la manifestazione, canti e preghiere hanno accompagnato i partecipanti fino alla chiesa di Sant’Antonio, creando un’atmosfera di profonda commozione e unità.
Le parole del vescovo
Il vescovo Rosario Gisana, presente all’evento, ha espresso il suo dolore e la sua preoccupazione per la situazione dei giovani nella comunità. “Quello che abbiamo appena compiuto è un piccolo gesto per condividere il grande dolore che sta attraversando la nostra comunità. Noi adulti cosa stiamo facendo per questi giovani?” ha dichiarato, invitando a una riflessione profonda sulle responsabilità degli adulti nei confronti delle nuove generazioni.
Questo corteo non è solo un momento di lutto, ma anche un invito a tutti a riflettere sull’importanza di ascoltare e supportare i giovani, affinché tragedie come quella di Larimar non si ripetano mai più.