Piano Mattei: investimenti e progetti per il futuro dell'Africa

Il governo italiano presenta nuovi progetti e investimenti per la cooperazione con l'Africa.

Un investimento significativo per l’Africa

Il governo italiano ha recentemente presentato la prima relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano Mattei, un’iniziativa ambiziosa che prevede oltre 600 milioni di euro per i primi progetti. Questo piano mira a rafforzare i legami tra l’Italia e i paesi africani, con un focus particolare sulla sostenibilità e lo sviluppo economico. Tra le novità più rilevanti, si segnala il coinvolgimento di nuovi partner africani previsto per il 2025, nonché un rapporto più stretto con la Commissione europea, che vedrà un funzionario distaccato presso la Struttura di Missione a Palazzo Chigi.

Progetti chiave e finanziamenti

La relazione, composta da 35 pagine, evidenzia l’istituzione di nuovi strumenti finanziari presso la Banca Africana di Sviluppo e i progetti avviati da Cdp e Simest. Tra i progetti più significativi c’è la fase 2 del “Corridoio di Lobito”, una nuova connessione ferroviaria che collegherà l’Angola alla regione mineraria del rame in Zambia. Questo progetto, che coinvolge anche Stati Uniti e Unione Europea, prevede un contributo italiano che potrebbe arrivare fino a 300 milioni di euro, come annunciato dalla Premier Giorgia Meloni.

Il Fondo italiano per il clima e le sue implicazioni

Un altro aspetto cruciale del Piano Mattei è rappresentato dal Fondo italiano per il clima, che sostiene la strategia di cooperazione con l’Africa. Sono stati stanziati 71 milioni di euro per un progetto in Kenya, volto ad ampliare la produzione di olio vegetale per biocarburanti avanzati, in collaborazione con Eni Kenya e il Ministero dell’Agricoltura locale. Tuttavia, questo progetto ha sollevato preoccupazioni, poiché secondo alcune ONG, i fondi precedentemente investiti non hanno portato ai risultati sperati, lasciando i contadini locali in difficoltà.

Interlocuzioni e nuove collaborazioni

Il Piano Mattei non si limita ai progetti già avviati, ma prevede anche l’espansione delle collaborazioni. Nel 2025, si prevede di aggiungere altre nove nazioni ai progetti pilota, con interlocuzioni già avviate con Ghana e Angola. La relazione sottolinea l’importanza di stabilire una collaborazione strutturata con la nuova Commissione europea, estendendo le iniziative del Piano Mattei a una condivisione più ampia delle sue finalità.

Tra le iniziative in programma ci sono un piano di sostegno all’istruzione primaria in Costa d’Avorio e un progetto per la green economy in Etiopia, tutti volti a contrastare le migrazioni illegali.