Roma, 2 dic.
(askanews) – Philip Morris Italia e il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste hanno siglato un nuovo accordo pluriennale rilanciando l’impegno per la competitività, la trasformazione e la sostenibilità della filiera tabacchicola nazionale. L’intesa estende l’orizzonte temporale della collaborazione strategica fino a dieci anni con investimenti complessivi fino a 1 miliardo di euro. È intervenuto Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia:
“Oggi emerge un grande numero che è un miliardo di euro investito per il prossimo decennio negli accordi di filiera con i nostri coltivatori, nostri perché compriamo il 100% del loro raccolto per i prossimi dieci anni, ma anche di quello che significa fare accordi di filiera integrata anche per il mondo industriale.
Si è creato il più grande stabilimento produttivo fatto da Philip Morris a livello mondiale ma anche lo stabilimento più grande costruito in Italia in questo secolo. Il centro di tutto sono accordi di lungo periodo, non pensare all’oggi ma pensare veramente alle filiere che devono cambiare il mondo e lo fanno dall’Italia”.
È poi intervenuto Ettore Prandini è Presidente Nazionale Coldiretti: “Noi dobbiamo dare un monito, soprattutto se ci rivolgiamo alle nuove generazioni, quello di non fumare.
È chiaro che chi invece intraprende comunque un percorso volontario nell’utilizzare determinate tipologie di prodotto è doveroso da parte nostra lavorare con chi si impegna e lavora in questa filiera nell’avere un’attenzione sempre più attenta rispetto a quella che è la qualità della vita e far evolvere i prodotti stessi”.
Investimenti e sostenibilità, sono questi i leitmotiv di Philip Morris a seguito della firma del nuovo accordo pluriennale. Infine, è intervenuto Cesare Trippella, Head of Leaf EU, Philip Morris Italia:
“Noi crediamo che essendo leader del settore abbiamo fatto un accordo storico che consente non solamente alla nostra filiera ma anche al resto dei coltivatori di tabacco italiani di avere una certezza che gli consenta di investire sul futuro, sulle nuove tecnologie, sulle nuove innovazioni e soprattutto che consenta anche un ricambio generazionale”.
La firma dell’intesa conferma il percorso intrapreso da Philip Morris a partire dai primi anni 2000 nello sviluppo di un modello innovativo di coltivazione del tabacco che ha garantito nel corso degli anni sostenibilità economica a circa 1000 imprese tabacchicole, attive nelle principali regioni tabacchicole italiane: Campania, Umbria, Veneto e Toscana, con un impatto diretto, indiretto e indotto stimato in circa 28.700 addetti alla fase di coltivazione e trasformazione primaria.