Petizione contro l'invio dell'albero di Natale al Papa in Trentino

Un'iniziativa popolare si oppone all'invio dell'abete, ma il Comune resiste.

Un’iniziativa contro l’albero di Natale

In Trentino, la questione dell’invio dell’albero di Natale al Papa ha sollevato un acceso dibattito. Una petizione, che ha già raccolto oltre 40mila firme, si oppone a questa tradizione, considerata da molti come uno spreco di risorse e un gesto simbolico discutibile. Gli ambientalisti, promotori dell’iniziativa, sostengono che l’invio dell’abete di 29 metri, insieme ad altri 39 alberi destinati ad abbellire i palazzi vaticani, rappresenti un’azione non necessaria e dannosa per l’ambiente.

La posizione del sindaco di Ledro

Il sindaco di Ledro, tuttavia, ha risposto con fermezza a queste critiche, definendo la petizione “sciocchezze” e affermando che l’invio dell’albero è un onore per la comunità. Secondo il primo cittadino, l’abete sarebbe stato comunque abbattuto, quindi l’invio al Vaticano non comporterebbe un danno aggiuntivo all’ambiente. Questa posizione ha suscitato ulteriori polemiche, con i cittadini divisi tra chi sostiene la tradizione e chi invece chiede un maggiore rispetto per la natura.

Le implicazioni ambientali

La questione non è solo simbolica, ma tocca anche temi di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Gli ambientalisti mettono in guardia sui danni che l’abbattimento di alberi può causare, specialmente in un periodo in cui la lotta contro il cambiamento climatico è più urgente che mai. La petizione, quindi, non è solo una protesta contro un gesto tradizionale, ma un appello a riflettere su come le nostre azioni possano influenzare il pianeta.

La comunità è chiamata a un dibattito aperto su come celebrare le festività senza compromettere l’ambiente.